Banca Sistema verso la quotazione, sul mercato il 48% dell’istituto

I primi giorni di luglio vedranno il debutto in Borsa di Banca Sistema, l’istituto specializzato nel factoring di crediti verso la pubblica amministrazione, che si prepara a collocare sul segmento Star 38,98 milioni di azioni, ossia il 48,47% del capitale.

L’istituto guidato dall’amministratore delegato Gianluca Garbi (nella foto) aveva ottenuto nei giorni scorsi il via libera di Borsa italiana e di Consob alla quotazione e alla pubblicazione del prospetto informativo, partendo così lo stesso giorno con l’offerta pubblica che si concluderà lunedì 29 giugno.

La forchetta di prezzo è stata fissata tra 3,50 e 4,35 euro per azione, per un valore della banca compreso dunque tra i 246,5 e i 306,3 milioni di euro, prima dell’aumento di capitale. La quota di aumento di capitale riguarderà massimo 10 milioni di azioni, per un valore, quindi, compreso tra i 35 e i 43,5 milioni di euro. In caso di integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, la capitalizzazione di Banca Sistema sarebbe quindi tra i 281,5 e i 349,8 milioni di euro.

Nell’operazione, Barclays agisce quale coordinatore dell’offerta globale di vendita e sottoscrizione. Banca Akros agisce quale responsabile del collocamento per l’offerta pubblica, mentre Intermonte agisce in qualità di Sponsor. I joint bookrunners sono: Barclays, Banca Akros, Intermonte e Jefferies.

A uscire dall’azionariato, vendendo i propri 28,98 milioni di azioni in collocamento, sarà il fondo di private equity Rbs Special Opportunities Fund, che oggi controlla il 46, 69% della banca, tramite Sof Luxco sarl. Il fondo si è già detto disposto a cedere la propria quota se dovesse scattare la greenshoe di ulteriori 3,9 milioni di azioni, pari al 10% delle azioni oggetto dell’offerta. 

Grazie all’aumento del capitale, ha spiegato in conferenza stampa l’ad Garbi, Banca Sistema punta a crescere anche per acquisizioni, cogliendo le opportunità che potrebbero nascere dal consolidamento del settore bancario italiano, e potrà utilizzare le risorse per finanziare lo sviluppo delle nuove linee di business come la cessione del quinto e i finanziamenti alle pmi, a diversificare il business e rafforzare i presidi commerciali sul territorio.

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