Bper Banca, al via il piano Unipol-Sardegna. Tutti gli advisor

Bper Banca da il via libera ufficiale a una doppia operazione di fondamentale importanza nell’attuale risiko bancario per il gruppo guidato da Alessandro Vandelli (nella foto).

Il consiglio di amministrazione ha infatti dato l’ok all’acquisto delle azioni ordinarie e privilegiate detenute da Fondazione di Sardegna in Banco di Sardegna  e soprattutto all’acquisto per cassa del 100% di Unipol Banca e la contestuale vendita al Gruppo Unipol di un portafoglio di sofferenze del Gruppo BPER per un valore lordo contabile pari a circa 1,0 miliardo (a fronte di un valore lordo esigibile di circa 1,3 miliardi).

“Le operazioni appena annunciate rivestono una rilevante valenza strategica ed industriale per il nostro gruppo”, ha commentato Vandelli, specificando che “l’acquisto della quota di minoranza del Banco di Sardegna dalla Fondazione rappresenta l’ultimo significativo tassello per la semplificazione e razionalizzazione della struttura di gruppo” oltre che “a rafforzare la già solida posizione patrimoniale”.

Quanto all’accordo con Unipol Banca e alla cessione di 1 miliardo di npl, per Vandelli “l’effetto combinato delle operazioni straordinarie dovrebbe consentire al contempo di aumentare le dimensioni del Gruppo portandolo a un livello superiore agli 80 miliardi di attivi e a quasi 150 miliardi di raccolta totale, incrementare il numero di clienti di oltre 500 mila unità; aumentare la redditività e accelerare ulteriormente il de-risking raggiungendo i target stabiliti con oltre un anno di anticipo rispetto a quanto previsto a fine periodo nell’NPE Plan 2018-2020”. Inoltre, per l’ad l’operazione può “abilitare alla creazione di ulteriori spazi di collaborazione tra i due gruppi” in particolare “attraverso la condivisione delle rispettive competenze distintive nell’ambito assicurativo e bancario al servizio di un approccio innovativo alla distribuzione di prodotti bancari attraverso i canali distributivi assicurativi”, il cosiddetto Assurbanca

Gli advisor
Nell’operazione Bper Banca è assistita da Citi, KPMG Corporate Finance e Barclays e per la parte relativa al portafoglio di sofferenze da Prelios, mentre Unipol è supportata da Mediobanca, Credit Suisse e Rothschild & Co.

Il team di KPMG è stato coordinato dal partner Giuseppe Latorre, responsabile corporate finance, con l’associate partner Roberto Alberti mentre per Citi sono intervenuti Gabriele Sclopis (director) e Luca Benzoni (managing director).

Barclays è advisor del board di Bper e ha anche rilasciato fairness opinion. Il team del gruppo guidato in Italia da Enrico Chiapparoli che ha seguito l’operazione è composto dai Managing Director Renato Di Monta e Luca Maiorana, Rodolfo Pambianco (Vice President) e Luca Di Sipio (Associate).

Per Credit Suisse ha agito un team coordinato da Guido Banti mentre per Rothschild & Co hanno il team Financial Institution Group composto da Fabio Palazzo (Head of Financial Institutions Group, Italy), Paola Brambilla (Director), Pierpaolo Fraudatario (Assistant Director), Alessandro Perini (Associate), Andrea La Bruna (Analyst) e il team Rothschild&Co Debt Advisory & Restructuring con Alessio De Comite (Co-Head of European Debt Advisory), Giorgio Bertola (Director) e Marco Gruer (Analyst).

Per Mediobanca il team era composto da Egidio Imbrogno, Serena Montalto, Antonio Boscaglia e Andrea Carattini.

Unipol Banca si fonde in Bper
Nel dettaglio, l’acquisto del 100% di Unipol Banca da parte di BPER Banca da Unipol Gruppo e UnipolSai Assicurazioni è avvenuto per un corrispettivo cash pari a 220 milioni. L’operazione consente al gruppo modenese di ampliare la propria rete: Unipol banca conta 258 sportelli e una base clienti superiore a 500.000, corrispondente a circa il 23% del portafoglio clienti del Gruppo BPER Banca, con un focus strategico sui segmenti retail e small business e un’offerta di prodotti prevalentemente concentrata su mutui ipotecari e impieghi a breve. Nel 2018 Unipol Banca ha generato un utile netto di 33 milioni di euro e un margine di intermediazione di 373 milioni, con un Rote del 6%. Quanto alle coperture, negli anni Unipol ha registrato un aumento dei tassi di copertura sui crediti dubbi (72% per le sofferenze, 46% per gli Unlikely to Pay e 17% per i Past Due);

L’accordo con il gruppo assicurativo comprende anche la vendita a UnipolReC (società interamente detenuta dal Gruppo Unipol creata dallo spin-off dei crediti deteriorati di Unipol Banca) di un portafoglio di sofferenze di BPER Banca e Banco di Sardegna (società controllata facente parte del Gruppo BPER) per un ammontare lordo pari a circa 1 miliardo a fronte di un valore lordo esigibile di circa 1,3 miliardi (composto per circa il 68% da crediti unsecured e per circa 32% da crediti secured) a fronte di un corrispettivo cash per un controvalore sostanzialmente in linea con il valore di libro netto e con marginali impatti a conto economico di BPER Banca.

Nel contesto dell’operazione UnipolSai e Unipol si sono impegnate per due anni dal closing dell’operazione a non costituire nuovi soggetti bancari e a non acquistare il controllo di banche.

Bper prevede una creazione di valore grazie ad un potenziale di sinergie lorde a regime pre-imposte stimate nell’ordine di 85-95 milioni per anno (da realizzarsi entro il 2021), di cui sinergie di costo pari a circa il 70% del totale (ovvero c. il 20% della base costi di Unipol Banca) e sinergie di funding e ricavo pari a circa il 30% del totale (la maggior parte delle quali sono sinergie di funding). Le stime non tengono conto delle potenziali sinergie di capitale (ipotizzando per Unipol Banca il passaggio dai modelli standard a quelli interni) e una possibilità di rafforzamento dell’attuale partnership con il Gruppo Unipol estraendo ulteriori sinergie commerciali.

Sebbene la tempistica dell’operazione dipenda da diverse variabili, alcune della quali al di fuori del controllo di BPER Banca, si prevede che l’operazione possa essere conclusa il terzo trimestre del 2019. L’operazione è subordinata all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni regolamentari da parte di BPER, all’approvazione da parte delle competenti autorità antitrust, nonché al mantenimento di determinati livelli di raccolta totale effettiva da parte di Unipol Banca.

Per Unipol la cessione dell’istituto completa infatti la trasformazione della società da conglomerata finanziaria a gruppo assicurativo puro capace di fare anche l’investitore istituzionale, pur mantenendo una partecipazione finanziaria in una banca ma dal forte profilo industriale. A valle della transazione Unipol non avrà più il controllo di Unipol Banca ma continuerà a detenere il 15% di Bper acquistato lo scorso anno. La quota, peraltro, in prospettiva potrà salire fino al 20%, come da autorizzazione di Banca d’Italia.

 

L’operazione Banco di Sardegna
Quanto alla seconda operazione approvata da cda, questa riguarda nel dettaglio il trasferimento a favore di BPER Banca di complessive 21.550.939 azioni ordinarie e 430.850 azioni privilegiate detenute dalla fondazione nel Banco di Sardegna, a fronte dell’emissione a favore di FdS di  33.000.000 azioni di BPER Banca di nuova emissione e di un corrispettivo cash pari a 180 milioni. L’operazione prevede anche l’emissione da parte di BPER Banca a favore di FdS di uno strumento convertibile AT1 di valore nominale pari a 150 milioni a un prezzo di sottoscrizione pari a 180 milioni.

Il capitale sociale di BdS è rappresentato da n. 51.749.254 azioni del valore nominale di 3 euro ciascuna. Ora BPER Banca detiene 22.430.570 azioni ordinarie BdS, rappresentative del 51% del capitale ordinario di BdS, n. 721.046 azioni privilegiate BdS, rappresentative del 61,7% delle azioni privilegiate BdS mentre FdS detiene n. 21.550.939 azioni ordinarie BdS, rappresentative del 49,0% del capitale ordinario di BdS, n. 430.850 azioni privilegiate BdS, rappresentative del 36,9% delle azioni privilegiate BdS.

L’operazione è funzionale alla realizzazione di una ulteriore semplificazione del Gruppo BPER ad esito della quale, da una parte, BPER Banca deterrà il 100% del capitale ordinario di BdS e (ipotizzando il mancato esercizio del diritto di prelazione da parte degli azionisti di minoranza di BdS) il 98,6% delle azioni privilegiate di BdS, e dall’altra, FdS rafforzerebbe la propria partecipazione in BPER Banca con una quota incrementale pari a circa 6,4 punti percentuali.

Dal punto di vista strategico, l’acquisto della quota di minoranza nel BdS ha l’obiettivo di ottenere un miglioramento del livello di capitale regolamentare, di accelerare il processo di ottimizzazione dei costi di struttura del BdS e la realizzazione di sinergie di costo, con particolare riferimento alla rete distributiva e alle società controllate e di semplificare ulteriormente la struttura di gruppo. 

 

Noemi

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