Bridge Management prepara lo sbarco in Borsa con Finnat e Ambromobiliare
Una boutique d’affari all’Aim, ma stavolta non come advisor. Bridge Management, società di advisory fondata da Aurelio Matrone (nella foto, ex manager di Mediobanca, Vitale&Associati, Salomon Smith Barney, Nextam Partners sim ed ex ad di Bioera), che la controlla al 66,7%, affiancato da Giovanni Cherubini (ex Dresdner Kleinwort Benson, Mediobanca, Fortis e Bnp Paribas) socio al 33,3%, sta infatti avviando l’iter per la quotazione, che dovrebbe avvenire entro metà dicembre.
Lo sbarco in Borsa, con un flottante sarà del 10%, sarà solo l’ultimo step di un percorso che si avvia con un aumento di capitale da 5 milioni di euro. A gestire il processo di quotazione saranno Banca Finnat (nomad e global coordinator), Ambromobiliare, con un team composto dall’amministratore delegato Giovanni Natali e l’amministratore esecutivo Corinna zur Nedden, gli studi Nctm e Seas (advisor legali) e Morri Cornelli&Associati.
Con il ricavato Bridge Management, che ha chiuso il 2014 con ricavi per 696 mila euro, un ebitda di 523 mila euro e un utile di 373 mila euro, intende rafforzare il team con l’ingresso di partner-soci, fare acquisizioni, espandersi all’estero (Londra e Ginevra) e, in futuro, entrare nel settore dell’asset management. Il management della società di advisory ha infine intenzione di confermare il consistente payout in vista di un’adeguata remunerazione degli azionisti.