Cambia l’azionariato di Prelios, lasciano Caputi e Iasi

Prelios si rinnova, a partire dagli azionisti di controllo.
Con la firma delle parti interessate, nello studio del notaio Piergaetano Marchetti a Milano, diventa infatti esecutivo l’accordo tra i soci di Fenice, il veicolo che detiene il 29,4% del capitale economico della società, che comprende l’uscita di Feidos 11. A ricomprare le sue quote saranno i soci “creditori” di Fenice, cioè Pirelli, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

In giornata sono dunque attese le dimissioni di Sergio Iasi (nella foto) dal ruolo di amministratore delegato di Prelios, Massimo Caputi dalla carica di vicepresidente, oltre a Giuseppe Cornetto Bourlot dalla presidenza di Fenice e Luca Rovati dagli incarichi presso la stessa società veicolo. 

L’operazione è possibile in virtù dell’esercizio di un diritto di call previsto nell’intesa che aveva portato Feidos 11 (partecipata da Feidos di Caputi, Gwm e Cornetto Bourlot) a investire in Prelios attraverso Fenice. Feidos 11 era infatti entrata nell’azionariato Prelios nel 2013 con l’obiettivo di risanare l’azienda. La società aveva sottoscritto con Pirelli, Unicredit e Intesa Sanpaolo un patto parasociale che andava a scadenza a fine luglio e che, dal momento che nessuno aveva dato disdetta, era stato tacitamente rinnovato fino a luglio 2019. Tuttavia, lo scorso 29 luglio Pirelli e le due banche hanno esercitato il diritto di acquistare l’intera quota detenuta da Feidos 11 in Fenice come previsto dagli accordi, per una cifra, secondo indiscrezioni, pari a 27 milioni. 

I soci uscenti, riportano fonti vicino all’operazione, avrebbero dunque realizzato una plusvalenza di circa il 35% rispetto all’investimento iniziale di 20 milioni.

Tuttavia, l’operazione finalizzata oggi è solo il primo passo di un processo più ampio. Il 6 agosto scorso, infatti, il consiglio di amministrazione di Prelios ha approvato il progetto di separazione delle attività di business riferite agli investimenti e co-investimenti immobiliari da quelle relative ai servizi (asset e fund management, servizi integrati sul patrimonio, servizi di intermediazione e valutazione, credit servicing), da trasferire in un separato veicolo societario solo inizialmente controllato da Prelios e successivamente oggetto di deconsolidamento da quest’ultima.

Un passaggio essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo del gruppo: la trasformazione definitiva di Prelios in una pure management company, ossia in una società di servizi che non possieda investimenti diretti nel settore del real estate. 

A questo proposito, Pirelli, in diverse occasioni, ha fatto intendere che non considera più strategico il settore immobiliare e, allo stesso tempo, anche Intesa Sanpaolo prevede l’uscita da tutte le partecipazioni “non core” entro il 2017. L’acquisto delle quote di Fenice potrebbe quindi essere solo il primo passo di un processo che punta a individuare un operatore specializzato in grado di acquistare le quote di Fenice e ridisegnare l’azionariato Prelios. In questo contesto, non si esclude che almeno alcuni dei soci di Feidos 11 possano decidere di reinvestire in Prelios. 

Noemi

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