Carige, salvataggio completato, UBS e Bcg advisors. Ad Amco npe per 2,8 miliardi

Prende definitivamente corpo il salvataggio di Banca Carige, grazie al completamento dell’operazione di rafforzamento patrimoniale e di derisking annunciata il 9 agosto e approvata dall’assemblea straordinaria il 20 settembre.

L’istituto ligure, si legge in un comunicato, ha incassato l’aumento di capitale da 700 milioni e la sottoscrizione del prestito subordinato Tier 2 da 200 milioni, e ha ceduto ad Amco crediti deteriorati per 2,8 miliardi.

UBS Europe SE ha assistito Carige come unico advisor finanziario nella definizione delle alternative strategiche. Boston Consulting Group ha agito in qualità di advisor industriale della banca.

I dettagli dell’aumento erano già stati preannunciati a settembre.

Contestualmente, Amco ha comprato per 1 miliardo crediti deteriorati per circa 2,8 miliardi, un portafoglio composto per il 60% da posizioni classificate come unlikely to pay (utp), inclusi alcuni rilevanti single name, e per la parte rimanente da sofferenze. Amco e Credito Fondiario hanno sottoscritto un accordo di servicing

Il prossimo 31 gennaio si terrà l’assemblea ordinaria per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. I commissari straordinari – Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener (nella foto) – hanno preannunciato che, una volta completato il percorso che ha portato Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo Italiano (Ccb)Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) e Schema Volontario di Intervento del Fitd (Svi) a controllare la banca ligure, faranno un passo indietro.

Noemi

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