Cdp Venture Capital, 800 milioni da investire in startup. Al via anche tre nuovi fondi

Con una dotazione da un miliardo di euro, quattro fondi già attivi più ulteriori tre in avvio e un obiettivo di rendimento (Irr) dichiarato fra il 10 e il 14% per  attrarre altri capitali, prende ufficialmente il via il il Fondo nazionale innovazione (Fni) di Cassa depositi e prestiti.

Il consiglio di amministrazione di Cdp Venture Capital, la sgr nata in gennaio che gestisce il fondo guidata dalla presidente Francesca Bria e dal ceo Enrico Resmini (nella foto), ha infatti approvato il Piano industriale 2020-2022 “Dall’Italia per innovare l’Italia” che ha l’obiettivo di “rendere il venture capital un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese, investendo  e creando i presupposti per una crescita dell’intero ecosistema”, spiega una nota.

Ad oggi la sottoscrizione è prossima a raggiungere circa 800 milioni di euro- risorse allocate pariteticamente dal ministero dello Sviluppo Economico e da CDP Equity, controllata Cdp -, di cui 260 milioni di euro attraverso il Fondo di co-investimento Mise (dotazione target pari a 310 milioni di euro), che co-investirà sistematicamente con i fondi gestiti da Cdp Venture Capital nell’arco di due anni in mille startup italiane.

Complessivamente la sgr ha oggi in valutazione una pipeline di oltre 200 opportunità e conta di deliberare, complessivamente, investimenti per oltre 250 milioni entro la fine del 2020.

«Ci sono 11 mila startup in Italia, ma sono piccole e poco profittevoli — ha detto Resmini in conferenza stampa —. Vogliamo recuperare il ritardo del Paese sul venture capital».

I fondi già attivi, alcuni eredità di Invitalia poi confluita in Cdp Equity, sono il Fondo Italia Venture I: operativo dal 2015 principalmente nei settori digitale, biotech, medicale e high tech con  80 milioni in dotazione e un portafoglio di 20 aziende in fase growth; il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud per startup e pmi innovative nel Mezzogiorno e una dotazione di 150 milioni; il fondo di Fondi VenturItaly, che investe in fondi di Venture Capital, inclusi first time team/first time fund, con in dote 300 milioni (sottoscritti da CDP Equity e dal fondo di co-investimento MISE) e il Fondo Acceleratori, diventato operativo a fine maggio 2020, ha lo scopo di aiutare la creazione e/o lo sviluppo di programmi di accelerazione verticali su settori strategici. Il fondo interverrà, in modo diretto e indiretto, per dare sostegno finanziario e manageriale a favore di acceleratori di impresa e di startup innovative ad alto contenuto tecnologico, operanti in settori ad elevato potenziale di crescita. La dotazione iniziale è di 125 milioni di euro (sottoscritti da CDP Equity e attraverso le risorse del fondo di co-investimento MISE).

Nei prossimi mesi Cdp Venture Capital lancerà, inoltre, il Fondo Corporate Venture Capital, veicolo da 150 milioni di euro che coinvolgerà direttamente come Limited Partners alcune tra le principali aziende partecipate dal gruppo CDP e che investirà direttamente in startup focalizzate su alcuni degli ambiti strategici del Paese; il Fondo Tech Transfer, con l’obiettivo di supportare la filiera del trasferimento tecnologico mediante il co-investimento selettivo nelle startup più promettenti e l’investimento in fondi verticali specializzati. Anche questo fondo avrà una dotazione iniziale di 150 milioni mentre il Fondo Late Stage, il cui lancio è previsto per i primi mesi del 2021, avrà una dotazione iniziale di 100 milioni e lo scopo di sostenere direttamente le startup già in fase “matura” che necessitino di capitali per ulteriore consolidamento ed espansione sui mercati internazionali, contribuendo così allo sviluppo di aziende ad alto contenuto tecnologico, con potenziale prospettico anche per la grande industria.

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