Cdp verso il lancio di 650 milioni di panda bond

Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), dopo il via libera della banca centrale cinese People’s Bank of China, si prepara a emettere panda bond per un massimo 5 miliardi di renmimbi, cioè 650 milioni di euro, con una prima emissione che dovrebbe essere di 1 miliardo di renmimbi (150 milioni di euro), stando a quanto riferito lo scorso 10 luglio, in occasione del forum finanziario italo-cinese a Milano, dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Cdp è il primo emittente italiano, nonché il primo Istituto nazionale di promozione europeo, a esplorare questo tipo di mercato.

L’emissione dei 2019 Renminbi Bonds è destinata a investitori istituzionali attivi nel China Interbank Bond Market e le risorse finanziarie derivanti dalle emissioni saranno utilizzate per finanziare (sia direttamente sia attraverso succursali cinesi di banche italiane o attraverso banche cinesi) succursali o controllate di società italiane costituite in Cina, per supportarne la crescita. La liquidità raccolta sarà veicolata alle imprese sia attraverso le banche italiane presenti in Cina, sia attraverso le banche cinesi.

L’autorizzazione è arrivata contestualmente all’assegnazione del rating AAA con outlook stabile alle obbligazioni in questione da parte dell’agenzia di rating cinese China Chengxin International Credit Rating.  L’annuncio ufficiale è arrivato venerdì 26 luglio anche se era un ok già scontato, considerando il consolidarsi dei rapporti tra i due paesi e la firma a fine marzo di un accordo tra l’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, e il presidente di Bank of China, Chen Siqing finalizzato a supportare la cooperazione tra le due istituzioni per reperire risorse finanziarie dedicate alla crescita di aziende italiane in Cina.

Il programma di emissioni si affianca a un accordo di coinvestimento per un valore complessivo di 4 miliardi di renmimbi su un orizzonte di medio-lungo termine e sulla base di un controllo del rischio di ogni singola operazione di co-finanziamento. L’accordo prevede, infine, che Cdp e Bank of China possano continuare a collaborare per l’individuazione di potenziali opportunità di cooperazione in determinati prodotti e settori in cui operano le imprese italiane in Cina quali export, corporate finance e infrastrutture.

Noemi

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