Ceramiche Ricchetti, ok del cda all’aumento di capitale da 41,4 milioni

Il Consiglio di amministrazione di Ceramiche Ricchetti, quotata a Piazza Affari e controllata dalla stessa famiglia Zannoni, ha approvato la proposta di aumento di capitale da 41,1 milioni di euro riservato a Finkeramos, la newco controllata al 65,76% dal fondo di turnaround QuattroR sgr e partecipata per il resto da Fincisa Ceramiche Industriali di Sassuolo e Fiorano, società che a loro volta fanno capo alla famiglia Zannoni.

Prende così forma il piano per il rilancio della società, che prevede in ultima istanza un’Opa sul gruppo come stabilito dalla famiglia e da QuattroR nell’agosto scorso. Il cda ha inoltre stabilito l’emissione di strumenti finanziari partecipativi (SFP) riservati in sottoscrizione a QuattroR sgr ed è stata fissata la data per l’assemblea straordinaria che si terrà il prossimo 22 marzo in prima convocazione e il 23 marzo il seconda convocazione.

Il piano è  in linea con l’accordo di ristrutturazione del debito verso le banche, stipulato nel dicembre 2018 sulla base di un piano industriale e finanziario ai sensi dell’art. 67 della legge Fallimentare che prevede: l’iniezione di nuove risorse finanziarie per 30 milioni di euro; la conversione in azioni (tramite sottoscrizione di un aumento di capitale) dei finanziamenti dei soci di Gruppo Ceramiche Ricchetti nei confronti di società riconducibili al Gruppo Zannoni (Fincisa spa, Ceramiche Industriali di Sassuolo e Fiorano spa, Afin srl), pari a circa 10,5 milioni di euro; la conferma del financial package su tutte le esposizioni verso la società in essere per almeno 5 anni e la cessione dei crediti consolidati verso il Gruppo Ceramiche Ricchetti (33,9 milioni) a QuattroR e la loro successiva conversione in strumenti finanziari partecipativi.

Fondata nel 1960, Ceramiche Ricchetti ha sede a Sassuolo nel cuore del comprensorio della ceramica, tra le province di Modena e Reggio Emilia ed è quotata sul segmento MTA di Borsa Italia dal 1996. Il gruppo produttore di piastrelle ha chiuso il bilancio 2017 con 162,2 milioni di euro di ricavi, un ebitda consolidato negativo per un milione e una perdita netta di 12,1 milioni di euro, che si somma alla perdita di 9,9 milioni del 2016, a fronte di un debito finanziario netto di 89,8 milioni.

Noemi

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