M&A Circus, episodio dedicato al mid-cap con Filippo Guicciardi (K Finance)

“Siamo entrati nel lockdown e ciò ha provocato un rallentamento a fine marzo ma poi dal mese di aprile il mercato è ripartito perché si è capito che le operazioni con aziende in settori non impattate dal covid-19 avevano un futuro”, spiega in questo nuovo episodio di M&A Circus Filippo Guicciardi (nella foto), fondatore e ceo della società di advisory K Finance.

“Abbiamo capito che il mondo non si è fermato, abbiamo imparato a lavorare con modalità diverse e siamo riusciti ad avviare due diligence e processi competitivi di asta durante il periodo di lockdown. Ciò che fa la differenza è l’asset che devi vendere e che ovviamente non deve essere impattato dal virus, ad esempio l’impiantistica, la gdo o la tecnologia”, aggiunge.

Nel 2008, osserva, “c’è stato un blocco immediato e nel 2009 l’m&a era morto e sepolto perché c’era paura, non c’era fiducia e la liquidità era sparita e non c’erano quei trend di internazionalizzazione e globalizzazione che oggi invece potrebbero sostenere meglio il mercato dell’m&a”. La speranza è che “non ci sia un blocco come nel 2009, sicuramente ci sarà un rallentamento ma non credo che si azzererà”. L’unico problema oggi “è fare sviluppo e questo potrebbe provocare quale mese di ‘buco’ sul panorama m&a”.

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