ClubDealOnline entra nell’Associazione Italiana Private Banking

ClubDealOnline entra a far parte dell’Associazione Italiana Private Banking (Aipb), che, dal 2004, riunisce i principali operatori nazionali e internazionali del private banking e rappresenta oggi oltre 900 miliardi di asset.

ClubDealOnline, si legge in un comunicato, è la prima piattaforma digitale per la raccolta di capitali di rischio dedicata alla clientela private ad entrare in Aipb.

ClubDealOnline è una piattaforma italiana di private crowdfunding che raccoglie capitali attraverso strumenti digitali ed è caratterizzata da una forte focalizzazione sulla clientela Hnwi. “La società seleziona scaleup innovative e pmi presenti sul mercato per offrire al pubblico di investitori i business ritenuti più interessanti, attraverso un’operatività 100% digitale”, recita la nota.

“Questo nuovo ingresso”, sottolinea Antonella Massari (nella foto), segretario generale di Aipb, “arricchisce la rappresentanza di innovazione e di fintech nella nostra compagine associativa a ulteriore testimonianza dell’interesse da parte degli operatori della filiera di fare sistema a favore dell’evoluzione dell’industria. Come insito nel nostro ruolo e grazie ai nostri soci, proseguiamo nel mantenere nutrito, soprattutto dopo un anno così straordinario come quello appena chiuso, il network interdisciplinare che abbiamo creato per lo sviluppo, la condivisione e la continua innovazione della cultura del private banking su più fronti. La digitalizzazione ha indubbiamente ampliato la filiera con nuovi player e forme di investimento innovative che come Aipb siamo lieti di coinvolgere a beneficio di tutti affinché la ricchezza privata possa essere valorizzata come risorsa sempre più preziosa per il rilancio e la crescita economica di tutto il Paese”.

“Siamo orgogliosi di entrare a far parte di Aipb”, ha commentato Cristiano Busnardo, Ceo di ClubDealOnline, “un passo che potremmo definire naturale, dal momento che ClubDealOnline condivide con l’associazione e i suoi associati il target di clientela e la strategia volta a cogliere le migliori opportunità che la digitalizzazione offre all’industria. Noi che siamo a tutti gli effetti una fintech, vorremmo infatti mettere a disposizione le nostre modalità innovative di business per fornire agli operatori del private banking una soluzione plug&play che risponda allo stesso tempo all’esigenza dei clienti private e Hnwi di un’offerta digitale e ad alto valore aggiunto. Riteniamo inoltre che l’investimento in private markets debba, nel corso del tempo, assumere la forma di una vera asset class, che tra l’altro presenta un margine di crescita molto ampio, considerando che, in Italia, i private markets rappresentano meno dello 0,5% degli asset in gestione al private banking”.

Noemi

SHARE