Cnh Industrial si spacca in due. Iveco prende una nuova strada

Cnh Industrial si spacca in due, separando le attività stradali (On-Highway) da quelle non stradali (Off-Highway).

L’operazione, da tempo nell’aria, viene annunciata in occasione della presentazione del piano strategico quinquennale Transorm 2 Win, in occasione del capital markets day che si tiene a New York.

Tra i punti chiave del piano quinquennale, si legge in un comunicato, vi sono:
• Aumento del fatturato, con un tasso di crescita annuo composto del 5%;
• Significativa crescita degli investimenti annui per lo sviluppo prodotto per tutti i segmenti, per un totale di 13 miliardi di dollari nel corso del piano fino al 2024;
• Margine ebit adjusted delle attività industriali all’8% entro il 2022 e al 10% entro il 2024, con ebit adjusted più che raddoppiato rispetto ai livelli attuali;
• Rendimento sul capitale investito delle attività industriali previsto al 20% (in crescita di 600 punti base rispetto al 2018) e risultato diluito per azione adjusted in crescita da 0,86 dollari (valore medio previsionale per il 2019) a 2 dollari entro il 2024;
• Separazione delle attività On-Highway (segmenti veicoli commerciali e powertrain) e Off-Highway (segmenti agricoltura, costruzioni e veicoli speciali), che risulterà nella creazione di due società quotate.

La completa attuazione del programma è prevista per la fine del 2022. Gli oneri ante imposte relativi, per il periodo restante del 2019 e fino al 2022, sono attesi tra 450 e 500 milioni di dollari, di cui 250 milioni di dollari come esborsi di cassa.

Il cuore del nuovo piano strategico è rappresentato dalla divisione delle attività in due società separate, conseguenza della considerazione che “i business On-Highway e Off-Highway hanno differenti requisiti in termini di regolamentazione e di clientela e sono influenzati diversamente dai megatrend di settore, in costante accelerazione, relativi a digitalizzazione, automazione, propulsioni a basse o zero
emissioni e servitizzazione (ovvero la sempre maggiore enfasi sull’offerta di servizi, correlati e specifici, in parallelo all’offerta di prodotti)”.

Il gruppo Off-Highway, con un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 pari a 15,6 miliardi di dollari, sarà principalmente un’azienda produttrice di macchine per l’agricoltura (75% dei ricavi), sostenuta dal business delle macchine per le costruzioni (19% dei ricavi). I veicoli speciali (6% dei ricavi) rimarranno nel gruppo Off-Highway. Case IH, New Holland Agriculture e Steyr “si consolideranno e si svilupperanno a partire dalle rispettive posizioni di mercato, dalle gamme prodotto ulteriormente rafforzate e da una distribuzione migliorata, nonché da investimenti in crescita per quanto riguarda le attività di automazione e digitalizzazione”. Case Construction Equipment, New Holland Construction e i mezzi pesanti da cava Astra “si concentreranno sul migliorare la redditività, semplificare il portafoglio prodotti e aumentare le quote in segmenti per applicazioni specifiche”. I veicoli da difesa e quelli antincendio Magirus “svilupperanno ulteriormente le offerte”.

Il gruppo On-Highway di nuova quotazione, con un fatturato pro-forma delle attività industriali di 13,1 miliardi di dollari, comprenderà i marchi di veicoli commerciali Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus (69% dei ricavi), insieme alle attività motoristiche di FPT Industrial
(31% dei ricavi).

On-Highway “avrà una struttura legale simile a quella di Cnh Industrial, con la previsione di completare le operazioni societarie all’inizio del 2021, subordinatamente all’approvazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti, attualmente prevista per il secondo semestre del 2020”.

Cnh Industrial  – guidata dall’amministratore delegato Hubertus Mühlhäuser e presieduta da Suzanne Heywood (nella foto) – “si avvale di advisors esterni in vista della pianificata operazione di scissione”, recita la nota, senza precisare quali sono; a una richiesta di Financecommunity.it di fornire i nomi degli advisors, la società ha replicato che, “al momento, non rilasciamo questo tipo di informazione”.

Con un comunicato separato, Exor, la holding che fa capo alla famiglia Agnelli, dice di appoggiare pienamente il piano strategico di Cnh Industrial.

Noemi

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