Credem lavora alla carbon neutrality entro il 2025

Credem ha avviato un progetto che punta alla massima riduzione delle emissioni prodotte di CO2 e alla compensazione di quelle inevitabili (Carbon Neutrality) entro il 2025. L’istituto ha già ridotto le proprie emissioni di CO2 del 55% negli ultimi 3 anni ed utilizza, sin dal 2003, il 100% dell’energia proveniente da fonti rinnovabili e certificate.

Più nello specifico l’obiettivo è intervenire, nel prossimo quadriennio, sulle emissioni prodotte che provengono da tre ambiti diversi: dirette e riconducibili ad attività interne all’organizzazione (tra cui consumo di gas per il riscaldamento degli ambienti e di carburante per la flotta auto aziendale); indirette e riconducibili a consumi energetici interni per utilizzo degli edifici (emissioni risultanti dalla generazione di elettricità acquistata) ed infine altre emissioni indirette provenienti da fonti non di proprietà o non controllate da Credem (tra cui trasferte con mezzi di trasporto pubblici e auto private dei dipendenti e dal consumo di carta). Questo processo è in linea con l’Accordo di Parigi sul clima, con l’Agenda ONU 2030 e rientra nelle azioni svolte dal Gruppo in ambito di sostenibilità.

Il raggiungimento della Carbon Neutrality, illustrato nella Dichiarazione Non Finanziaria (DNF)  recentemente pubblicata, che sintetizza la strategia di sostenibilità del Gruppo, consentirà di raggiungere benefici ambientali, attraverso la riduzione di gas serra, la produzione di ossigeno e la protezione della biodiversità, sociali con la creazione di nuove possibilità di istruzione e occupazione legate ai progetti di rimboschimento e di progresso nei paesi in via di sviluppo, ed economici con un impegno a favore della fidelizzazione di nuovi segmenti di business.

Lucio Igino Zanon di Valgiurata, Presidente di Credem, ha dichiarato: «Abbiamo bisogno di un Pianeta sano per continuare a crescere, anche nel rispetto delle prossime generazioni. Per riuscire a contenere il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5° prevista dall’Accordo di Parigi, occorrono azioni concrete e Credem vuole fare la propria parte. Per questo abbiamo deciso di raggiungere la neutralità climatica, coerente con il Green Deal europeo, e di promuovere un uso efficiente delle risorse, incentivando un’economia pulita e circolare. La prosperità della nostra comunità e la capacità di continuare a generare valore dipende da tutti noi e questo progetto rappresenta e sintetizza il nostro impegno al riguardo».

Per raggiungere l’azzeramento di CO2 Credem seguirà un percorso pluriennale che partirà da un’analisi approfondita delle fonti di anidride carbonica (Carbon Assessment) entro il 2021, per poi definire azioni e target specifici finalizzati alla riduzione di tale impatto ambientale entro 2023 (Carbon Reduction Roadmap). Infine, entro il 2025, le eventuali emissioni residue saranno compensate (Carbon Offsetting) attraverso un progetto di afforestazione localizzato nella savana tropicale brasiliana e realizzato in aree fortemente degradate.

In dettaglio il progetto prevede il ripristino e la conservazione della foresta nativa, generando al contempo diversi benefici:

-ambientali, la specie arborea selezionata è caratterizzata da una straordinaria efficienza nell’assorbimento di CO2 e nella produzione di ossigeno;

-sociali, attraverso la creazione di occupazione per le comunità locali, offrendo ai lavoratori significativi benefici economici, formazione e migliore qualità di vita;

-preservazione della biodiversità, ricreando un ecosistema favorevole per la fauna locale, comprese le specie a rischio che vi trovano cibo e rifugio.

L’annullamento delle emissioni di CO2 rientra all’interno del piano strategico di sostenibilità del Gruppo che vengono puntualmente rendicontate nella Dichiarazione Non Finanziaria (DNF).

Il report 2020, recentemente pubblicato, rappresenta le attività di sostenibilità sociale, ambientale ed economica che il Gruppo Credem ha posto in essere nel corso dell’ultimo anno. I principali risultati sono sintetizzati in quattro macro aree in linea con i principi individuati dal World Economic Forum:

  • Pianeta (Planet): riduzione dell’11,9% dei consumi energetici interni all’organizzazione con una riduzione del 29,4% delle relative emissioni; abbattimento del 55,6% dei consumi energetici esterni all’organizzazione con una riduzione del 14,8% delle relative emissioni; abbattimento del 49,3% delle emissioni riconducibili ad attività aziendali ma provenienti da fonti non di proprietà o non controllate dalla Banca; utilizzo per il 93% di carta riciclata e smaltimento al 100% dei rifiuti tramite riciclo;

  • Persone (People): ottenimento della certificazione di parità salariale e lavorativa (Equal Salary) che attesta l’assenza di differenze tra donne e uomini; possibilità di lavorare in smart working per il 93% dei dipendenti; 98% della formazione erogata in modalità e-learning;

  • Progresso economico, tecnologico e sociale (Prosperity): numero di clienti acquisiti +6%; 299 nuove assunzioni; incremento del 121% della  gamma  di prodotti di investimento  sostenibile e responsabile; incremento del 198% dei partecipanti ad attività di educazione finanziaria;

  • Principi di Governance (Principles of Governance): numero di stakeholder coinvolti mediante survey online +128%; numero di sessioni di formazione del board (Board Induction) su temi di sostenibilità, +12,5%; contribuzione con attività specifiche e misurabili al raggiungimento di 11 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (Sustainable Development Goals – SDGs).

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