Cromwell Property, un ponte con l’Asia

Nonostante le tensioni e la volatilità che si registrano a livello internazionale, il settore immobiliare europeo – compreso quello italiano – continua a registrare un andamento al di sopra delle aspettative. Stando al Global Investment Atlas 2019, l’ultimo report realizzato dalla società di servizi immobiliari Cushman & Wakefield, nel 2018 gli investimenti immobiliari globali hanno registrato un volume record pari a 1,75 trilioni di dollari, in crescita del 4% rispetto al 2017. In Italia i volumi sono scesi del 27% a 8,4 miliardi di euro rispetto agli 11 miliardi del 2017 anche se, va detto, quell’anno si è visto un numero record di investimenti dopo un quinquennio di crescita a doppia cifra.

“I fondamentali immobiliari dell’Italia rimangono buoni e ciò guida la forte domanda degli investitori”, si legge nel report.  A conferma di questo dinamismo c’è l’attività e il rafforzamento sul territorio dei player stranieri. La ricerca evidenzia come gli investitori nel real estate italiano cross-border siano prevalentemente europei (40% del capitale del 2018, pari a 3 miliardi di euro) ma in Italia arrivano anche capitali da altre regioni, come l’Asia, attraverso società dedicate presenti stabilmente sul territorio. Una di queste è Cromwell Property Group.

In tutta Italia

Cromwell è uno dei principali investment manager in ambito immobiliare a livello globale nato sul finire degli anni novanta in Australia. A livello globale il gruppo conta oltre 7,3 miliardi di euro di asset under management, un portafoglio di oltre 312 proprietà in tre continenti per un totale di 4 milioni di metri quadri e 13 sedi in tutto il mondo. L’Italia non solo è compresa in questa lista ma, come spiega a MAG Lorenzo Caroleo (nella foto), responsabile dell’Italia, «è parte integrante della strategia di crescita» di Cromwell.

Il nostro paese rappresenta il 30% di un portafoglio – denominato CEREIT (Cromwell European REIT) e quotato alla Borsa di Singapore  – composto da 75 asset per un valore di 1,35 miliardi di euro che Cromwell Property ha acquisito nel dicembre 2017 da Savills e Bnp Paribas. Si tratta di 14 asset per oltre 400 milioni che il gruppo ha rilevato in un colpo solo nel nostro Paese. A questi si sono aggiunti altri tre investimenti realizzati nel 2018 mentre un altro dovrebbe essere annunciato a breve. «Dall’arrivo a Milano nel 2016 – spiega Caroleo – abbiamo creato un portafoglio di 17 immobili complessivi del gruppo situati in tutto il territorio italiano per un totale di oltre 470 milioni di euro».

Nello specifico, lo scorso anno Cromwell Property, affiancato da Clifford Chance, ha acquisito due proprietà a uso uffici situati a Bari e Genova e interamente locati all’Agenzia del Demanio per un corrispettivo di 37,5 milioni di euro e un edificio a uso uffici a Ivrea (TO) per 16,9 milioni di euro. Con una superficie pari a 11.674 mq, l’asset di Bari è occupato da diversi enti pubblici quali l’INAIL e la sede territoriale del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’asset di Genova si estende per 15.537 mq e gli attuali tenant sono funzioni della pubblica amministrazione come l’Agenzia delle Entrate, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Corte dei Conti e l’Avvocatura di Stato. L’immobile in provincia di Torino offre invece una superficie netta affittabile di quasi 18.000 mq, è attualmente locato al 100% a due tenant. Il team, inoltre, è anche a lavoro a un’altra acquisizione di un immobile uso uffici su Milano.

 

Un collegamento con l’Asia

Ora il gruppo punta a crescere, sia in termini di risorse impiegate – sono otto quelle oggi a Milano – sia negli asset gestiti, puntando a investire altri 100 milioni entro la fine di quest’anno…

 

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Noemi

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