Dopo il primo, ecco il secondo pilastro: i fondi pensione

di Nicola Barbiero*

Quando si parla di “fondi pensione” spesso si fa un po’ fatica a individuare i soggetti che effettivamente possono essere definiti come fondi di previdenza complementare anche a causa delle diverse sotto categorie nelle quali sono divisi. Oggi cercheremo di fare chiarezza sulla grande famiglia della previdenza complementare italiana.

Sapere la differenza tra fondi pensione e casse di previdenza (vedi articolo precedente) e tra le diverse tipologie di fondi pensione è importante per poter calibrare l’approccio a questi investitori nel modo più corretto possibile, sapendo le caratteristiche ed i limiti d’investimento che la normativa individua per ciascuno di essi.

Per semplicità possiamo suddividere il mondo della previdenza complementare in due grandi insiemi: i fondi pensione chiusi e i fondi pensione aperti (tra questi inseriamo anche i Piani Individuali Pensionistici).

A differenza di quanto avviene nel risparmio gestito, la caratteristica chiuso/aperto non attiene tanto al periodo di sottoscrizione/versamento quanto ai soggetti che possono aderire al fondo. Nel primo caso (fondi chiusi) i soggetti che possono aderire sono individuati sulla base di alcune caratteristiche (settore/azienda in cui si svolge la propria attività lavorativa o, in alcuni casi, il territorio in cui viene svolta la stessa), nei fondi pensione aperti questo, come suggerisce il nome, viene meno.

Descritto in questo modo, però, si riesce a vedere solo una faccia della medaglia e, forse, quella meno interessante; l’altra faccia è rappresentata dalla diversa natura da cui traggono origine le due categorie individuate: i fondi pensione chiusi hanno natura contrattuale, derivando da un accordo (di norme è il contratto di lavoro o un accordo di secondo livello) tra i lavoratori (o i loro rappresentanti) ed i datori di lavoro (o i loro rappresentanti). All’interno di questo insieme possiamo ulteriormente distinguere tra fondi preesistenti e fondi negoziali.

I fondi pensione aperti hanno, invece, natura privata e vengono, di norma, strutturati e gestiti da imprese di assicurazione, banche o dalle Poste. Anche all’interno di questa categoria possiamo distinguere tra fondi pensione aperti e PIP (questi di natura assicurativa).

Fatta la doverosa cornice, nei prossimi giorni andremo a descrivere i diversi casi presentati.

*Cfo di un fondo pensione negoziale

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