Due banker nel cda di Rcs targato Urbano Cairo

Con la prima assemblea, inizia ufficialmente l’era di Urbano Cairo in Rcs Media group dopo la vittoria a colpi di offerte pubbliche di acquisto e di scambio contro la cordata dei vecchi azionisti – Diego Della Valle (7,325%), Mediobanca (6,248%), Pirelli (4,433%), UnipolSai (4,61%) – capitanati da Andrea Bonomi di Investindustrial lo scorso luglio.

Nel rinnovato board, allargato da 9 a 11 componenti di cui quattro posti alla minoranza, entrano anche due banker ovvero l’amministratore delegato di Banca Imi e direttore generale di Intesa Sanpaolo Gaetano Micciché (nella foto), in quota Cairo, che dovrebbe essere nominato vice presidente, e Veronica Gava, 33 anni, della divisione principal investing di Mediobanca.

Compongono il cda anche Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Stefania Petruccioli, Maria Capparelli, Alessandra Dalmonte. Per i soci storici sono stati eletti oltre a Gava anche Diego Della Valle, Marco Tronchetti ProveraCarlo Cimbri.

Nel frattempo Cairo ha anticipato alcuni dei punti principali del suo lavoro in Rcs, fra i quali il nuovo piano industriale («datemi ancora qualche settimana») e l’eventuale progetto di fusione fra i due gruppi editoriali in un periodo di 12-24 mesi; e, infine, un eventuale aumento di capitale che è visto solo come «estrema ratio».

A livello editoriale restano la possibilità di aumentare il valore del Giro d’Italia e rilanciare testate come Oggi. “Occorre ricominciare a fare comunicazione per i giornali, quello che non va mai ridotto sono le spese di marketing, non vanno assolutamente tagliate”, ha precisato l’editore. Più in generale Cairo ha spiegato di lavorare su “tre direttrici” per Rcs: motivazione delle persone, attenzione ai costi e marketing dei giornali.

Noemi

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