Economia circolare, Italia in pole per attrarre investimenti

L’Italia vanta una leadership in un ambito dalle potenzialità enormi: l’economia sostenibile. Non si tratta di un primato simbolico, non è una medaglia da ‘buoni e bravi’ da appuntarsi al petto. Stiamo parlando della più grande occasione di business dell’età contemporanea.

E’ quanto emerso nel corso della conferenza ‘Come l’economia circolare può dare valore alle imprese italiane’, organizzata da Credit Suisse.

L’emergenza che stiamo vivendo, in termini di sostenibilità della crescita, è sotto gli occhi di tutti: cambiamenti climatici e inquinamento dell’aria e delle acque. Stefano Vecchi, ceo di Credit Suisse Italy, ha ricordato alcuni numeri: “Ogni anno 7 milioni di persone muoiono a causa del biossido di carbone. Se proseguiremo con i ritmi di crescita attuali, nel 2050 avremo bisogno di tre pianeti per soddisfare la richiesta di risorse”.

La sostenibilità dell’economia, dunque, è LA priorità per il genere umano. E l’Italia, nella corsa a rivedere in ottica green l’economia, parte in vantaggio. “Già oggi quasi tre milioni di posti di lavoro, il 13% del totale, sono green”, ha ricordato Vecchi.

Rosa Sangiorgio, investment solution and products di Credit Suisse, ha spiegato perché sostenibilità fa rima con business. “Non stiamo parlando di investimenti di nicchia”, ha sottolineato. “Il 15-20% degli investimenti totali sono indirizzati alla sostenibilità. Ed è una percentuale in crescita”. Inoltre, ha proseguito Sangiorgio, la quota di investitori privati, attualmente pari al 25%, è in aumento: l’attenzione alla sostenibilità degli investimenti, in altri termini, non è affare solo per istituzionali. Attualmente Credit Suisse “gestisce asset per 25 miliardi di franchi secondo criteri di sostenibilità”.

Domenico Sturabotti, direttore della fondazione Symbola, ha illustrato i risultati della ricerca ‘L’Italia in 10 selfie – Un’economia a misura d’uomo per affrontare il futuro’, sottolineando come “sui temi ambientali siamo davanti a Francia e Germania”. Il nostro paese, in particolare, “ha una leadership nel riciclo dei rifiuti urbani e industriali, nonché nella produzione di energia da fonti rinnovabili”.

Dalla ricerca di Symbola emerge che 345.000 imprese italiane negli ultimi cinque anni hanno puntato sulla green economy. Solo quest’anno 207.000 aziende hanno investito sulla sostenibilità e l’efficienza. L’Italia vanta primati in vari campi connessi alla green economy, dall’export di biciclette all’agricoltura biologica.

Nel corso di una tavola rotonda, poi, manager e imprenditori hanno portato testimonianze riguardanti l’economia circolare. Ernesto Ciorra, chief innovability officer di Enel, in particolare, ha raccontato di come la decisione di impostare l’intera strategia aziendale sulla sostenibilità, guardando al medio termine e non alla profittabilità immediata, spinse Enel a cancellare 5 miliardi di investimenti nel fossile, puntando sulle rinnovabili. Risultato: Enel è stata premiata dal mercato, mentre i concorrenti europei hanno investito miliardi in impianti che non entreranno mai in funzione, in quanto obsoleti e non più profittevoli, e le quotazioni borsistiche sono crollate. “Essere bravi è un fattore di convenienza e un premio per gli investitori”, ha concluso Ciorra.

Noemi

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