Enav segna un utile in crescita del 65% e annuncia la quotazione per giugno
Il deposito del prospetto informativo a Consob e Borsa Italiana è previsto entro la prima settimana di aprile, in modo da ottenere per tempo i nulla osta delle autorità e avviare il road show tra Londra e New York. Lo sbarco a Piazza Affari dovrebbe invece avvenire la seconda metà di giugno, per un’offerta fino al 49% del capitale sociale.
La tabella di marcia di Enav è serrata, ma la società per il controllo del traffico aereo procede a grandi passi. E proprio ieri 29 marzo ha superato un passaggio chiave con l’approvazione del bilancio e la presentazione del piano da parte dell’amministratore delegato Roberta Neri (nella foto).
L’utile netto del gruppo nel 2015 è in aumento del 65,2% a 66,1 milioni di euro, i ricavi hanno raggiunto quota 849,6 milioni in aumento dell’1,7% mentre l’ebitda è a 243 milioni (+8,6%). La posizione finanziaria netta è negativa per 188,5 milioni contro 107 milioni del 2014, un dato legato al fatto che nel corso dell’anno Enav ha dovuto indebitarsi per finanziare con dividendo straordinario da 180 milioni una equivalente riduzione del capitale della società. Al netto di questa operazione, la posizione finanziaria sarebbe stata in miglioramento di 80,7 milioni.
Il risultato raggiunto, sostiene l’ad, «è da ricondurre alle efficienze che abbiano realizzato in questi mesi – continua l’ad -. In particolare con una riduzione dei costi operati pari al 10%, raggiunta attraverso la revisione dei contratti esterni di gestione e manutenzione».
Numeri che la manager ha già spiegato durante alcuni incontri informali con i grandi fondi candidati a investire nell’unico caso di service provider quotato e che sono significativi in vista dell’Ipo: «Ritengo che i numeri che abbiamo approvato, la struttura finanziaria e la redditività – evidenzia Neri – dimostrano che la società è in grado di sostenere pay-out elevati comunque già visti in passato, considerato il fatto che lo scorso anno l’azionista ha deciso la distribuzione del 90 per cento dell’utile».
Il tema della «dividend policy» non è ancora stato affrontato, ma «a fine aprile ci sarà l’assemblea per l’approvazione del bilancio e il ministero per l’Economia prenderà la sua decisione».
L’obiettivo del lancio dell’offerta pubblica di vendita, della durata di due settimane, è dunque confermato. «Siamo nei tempi – spiega Neri -, si stanno completando gli ultimi adempimenti, ma ritengo che entro la prossima settimana verrà depositato il filing in Consob» e la domanda di ammissione a quotazione a Borsa Italiana. L’Ipo, nel dettaglio, avverrà attraverso la vendita di azioni, con una tranche riservata ai dipendenti, nell’ambito di un collocamento per investitori istituzionali italiani ed esteri.
Nell’operazione, il ministero dell’Economia è affiancato da un team di Rothschild guidato da Luigi Labbate, mentre Enav da Equita sim che agisce con Carlo Andrea Volpe, partner e responsabile dell’Advisory. Le banche del consorzio di collocamento sono invece Barclays Capital, Credit Suisse e Mediobanca quali i global coordinator, Jp Morgan e Unicredit i joint bookrunner.
Se dovesse essere confermata la valutazione tra 1,8 e 2 miliardi di euro, Enav potrebbe dunque essere la maggiore privatizzazione del 2016.