Equita Capital Sgr accelera su private debt ed Europa

di letizia ceriani

Ufficialmente ha pochi anni di vita – since 2019 – la società multi-asset manager italiana Equita Capital Sgr, costola di Equita, ma sul mercato è consolidata e nota. Focalizzata su private debt, private equity e infrastrutture, la Sgr offre soluzioni di investimento alternative supportando imprenditori e pmi del segmento Mid-Market in percorsi di crescita il più possibile sostenibili. A guidare il team è Paolo Pendenza (in foto), in Equita dal 2013, che oggi riveste il ruolo di amministratore delegato e responsabile dell’area private debt di Equita Capital Sgr.

Intervistato da MAG, Pendenza ha raccontato l’andamento di questa prima parte dell’anno, fatta di incertezze ma anche di punti di luce. In Italia, e soprattutto in Europa, il team di Equita sta ponendo basi solide, seguendo un piano programmatico pensato fin dagli esordi. Spiega Pendenza: «Subito dopo la costituzione, ci siamo convinti che la strategia vincente potesse essere quella di crescere dimensionalmente attraverso più verticali, creando una società di gestione che fosse multi-strategy e multi-geography». In questo senso, entro l’anno è prevista l’apertura di un ufficio a Monaco di Baviera che permetterà di coprire in maniera più completa l’area DACH (Germania, Austria, Svizzera). E questo per una ragione ben precisa: «essere presenti in loco e sviluppare, attraverso un team basato sul mercato, rapporti con i fondi di private equity e gli operatori di mercato locali è un fattore determinante per il successo o l’insuccesso di un’operatività di questo tipo». E i risultati sono già evidenti. Sul piatto, alcune operazioni importanti chiuse di recente – in particolare nei settori pharma, IT e alimentare – eseguite tramite i tre fondi di private debt e il fondo di private equity lanciato recentemente e specializzato in aziende di piccole dimensioni e caratterizzate da forti potenzialità di crescita. In un mercato soggetto a molteplici variabili come quello in cui naviga Equita Capital Sgr, secondo Pendenza, è necessario «allargare il campo d’azione a livello geografico», per cogliere al meglio le opportunità celate dietro alle complessità.

L’andamento dell’M&A, specialmente nella prima parte dell’anno, ha subito, come lei sa, un drastico calo. Per contro, il private debt, attraversa un periodo positivo. Cosa dobbiamo aspettarci da questi ultimi mesi del 2025, secondo lei?

Le sfide sono sicuramente complesse perché il quadro è estremamente difficile e, a tratti, imprevedibile. Per questo, tenere la barra del timone dritta non è semplice, anche se, nel mid-market, le complessità assumono tratti più smussati e contenuti. Mi spiego. Se il management dell’azienda è valido, anche in circostanze come queste, è sempre possibile trovare opportunità di crescita e di miglioramento dei risultati, con le giuste strategie. Molte cose stanno cambiando sul mercato e noi ci stiamo settando di conseguenza. È evidente la progressiva sostituzione, nell’ambito del credito a medio lungo termine (private debt), del sistema bancario con i fornitori di credito alternativo; la stessa Banca d’Italia se ne sta rendendo conto e sta alzando la soglia dell’attenzione.

E questo cosa può significare?

Lascia presagire che, negli anni a venire, ci sarà una crescita del private debt anche in Italia, anche se scontiamo già oggi le difficoltà di raccolta, mentre gli operatori esteri hanno accesso a categorie di investitori che svolgono un ruolo importante nel paniere di raccolta degli operatori alternativi, come imprese assicurative e fondi pensioni; categorie che in Italia purtroppo sono ancora molto indietro per questioni, più che altro, di governance. I fondi di credito gestiti da operatori italiani sono veramente pochissimi e questo è ingiustificabile: fintanto che saremo costretti a raccogliere sul mercato italiano, saremo necessariamente piccoli e la dimensione dei fondi sarà anch’essa contenuta. Questo rappresenta un ostacolo alla crescita del sistema, e quindi delle imprese.

Continua a leggere e scarica la tua copia di MAG.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

SHARE