F2i con Unicredit compra da Enel cinque impianti a biomassa vegetale

F2i si rafforza nel settore della biomassa vegetale. Attraverso il secondo fondo in gestione, la sgr guidata da Renato Ravanelli (nella foto), affiancata da Unicredit quale advisor finanziario esclusivo, ha sottoscritto un accordo con due società del gruppo ENEL – Enel Produzione ed Enel Green Power -, che prevede l’acquisto nel complesso di cinque impianti a biomasse vegetali.

Nel dettaglio il portafoglio è composto da due impianti di produzione di energia elettrica da biomasse vegetali, della potenza complessiva di 47 MW elettrici, collocati rispettivamente in Calabria ed in Emilia-Romagna; altri due impianti della potenza complessiva di 48 MW elettrici, collocati rispettivamente in Sardegna ed in Emilia-Romagna, si prevede avviino l’attività produttiva entro la fine del 2018 dopo la fine della costruzione per fine anno e infine un progetto di sviluppo in Lombardia di un quinto impianto, della potenza di 12 MW elettrici, da perfezionarsi al termine dell’iter autorizzativo previsto nel corso del 2019.

Le banche finanziatrici coinvolte nell’operazione sono state Unicredit, Ubi Banca, MPS, Banco BPM e BPER.

Con questa operazione, F2i si posiziona fra i principali operatori europei nella produzione di energia elettrica da biomasse vegetali, dopo l’acquisizione fra le altre di San Marco Bioenergie Spa, società che gestisce a Bando d’Argenta (Ferrara) una centrale di produzione di energia elettrica della potenza di 21 MW elettrici.

Il gruppo inoltre ha avviato accordi con amministrazioni locali e con Coldiretti per la raccolta di sfalci da lavorazione agricola, pulizia degli alvei dei fiumi e del territorio boschivo.

“La sfida che abbiamo accettato con questa acquisizione – commenta l’ad Ravanelli – consiste nel trasformare centri di produzione di energia elettrica in centri di servizio al sistema agricolo e a quegli enti territoriali su cui grava la responsabilità di combattere il degrado del territorio boschivo e fluviale”.

Il perfezionamento dell’operazione è subordinato, tra l’altro, al nulla osta dell’Autorità Antitrust e potrà avvenire anche attraverso più closing tra il 2018 e il 2019 al verificarsi delle condizioni contrattualmente concordate.

Noemi

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