F2i con Vsl acquista Porto di Carrara e punta a creare un polo nazionale
F2i entra nel settore portuale.
Il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli (nella foto), con una dotazione di circa 5 miliardi di euro, ha infatti annunciato l’ingresso nel settore dei porti con l’acquisizione di gruppo Porto di Carrara Spa (PDC Spa), che detiene terminali portuali a Carrara, Marghera e Chioggia.
L’investimento, che riguarda nel dettaglio la maggioranza detenuta dall’armatore e operatore portuale Enrico Bogazzi e quella di minoranza detenuta dalla cooperativa di servizi portuali Ciclat, è stato realizzato attraverso il terzo fondo F2i, assistito da Venice Shipping and Logistics (VSL), guidata da Fabrizio Vettosi, in qualità di advisor industriale.
Prothea ha agito in qualità di financial advisor di F2i con un team composto da Dario Levi, David Armanini e Tommaso Angela.
Il gruppo, che movimenta ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di rinfuse solide, rappresenta uno dei principali hub portuali italiani e opera nel settore strategico dell’approvvigionamento di alcune delle principali filiere industriali italiane. Attraverso i terminali del gruppo PDC passano infatti la maggior parte degli approvvigionamenti siderurgici per i distretti di Brescia, Verona e Vicenza, i cereali destinati alla trasformazione nei distretti industriali alimentari della Pianura Padana e il marmo e le pietre destinate ai distretti lapidei di Carrara e Verona.
Pdc e le sue controllate Multiservice e Transped operano come poli portuali polispecialistici nonché vere e proprie piattaforme logistiche, come avviene per l’assemblaggio e movimentazione di moduli a favore di Baker Huges General Electric nell’area di Carrara. Il gruppo ha chiuso il 2018 con circa 59 milioni di euro di ricavi consolidati.
“F2i ha deciso di entrare nel settore dei terminali portali per rinfuse perché si tratta di un’infrastruttura vitale per l’approvvigionamento delle filiere industriali italiane e uno snodo strategico per l’attività economica del Paese – ha commentato Ravanelli. Per il fondo il comparto è “frammentato, con molti operatori di piccole dimensioni” e in questo senso “F2i si candida a creare un campione nazionale a controllo e gestione italiana, che garantisca anche la neutralità d’accesso a infrastrutture strategiche quali i porti”. La nascita campione italiano, aggiunge Ravanelli, “è
estremamente importante per alimentare il ruolo del nostro Paese nell’economia mondiale, anche alla luce dell’impatto che avrà sugli scambi internazionali via mare la Belt and Road Initiative in cui l’Alto Adriatico rappresenta uno snodo cruciale”.