I fondi pensione chiusi, ecco cosa sono e perché possono investire
di Nicola Barbiero*
Il primo insieme che prendiamo in considerazione è quello dei fondi chiusi (preesistenti e negoziali), una famiglia di investitori che, meglio degli altri, ha la possibilità di diversificare la propria asset allocation con l’inserimento degli strumenti alternativi proposti dal mercato.
La prima domanda sorge spontanea, fondi preesistenti rispetto a cosa? Vengono identificati così i fondi pensione chiusi che operavano già prima dell’entrata in vigore del decreto legge n. 124 del 1993 (prima disciplina organica del sistema della previdenza complementare) e che hanno deciso di operare in deroga a tale previsione (il legislatore aveva previsto questa possibilità). Questi si ritrovano, perlopiù, in società di grandi dimensioni (banche e imprese di assicurazione) e identificati come patrimonio separato (ex. Art. 2117 c.c.) o, in altri casi, come posta contabile del passivo nel bilancio. Questi fondi operano esclusivamente per i lavoratori dipendenti della società stessa.
I fondi pensione chiusi negoziali fanno riferimento alla disciplina contenuta del decreto legislativo 252/05 per gli aspetti legati di carattere amministrativo (adesione, fiscalità, possibilità di erogazione, ecc..) e ai Decreti Ministeriali 703/96 e 166/2014 per gestione finanziaria. Questi soggetti nascono, tipicamente, sulla base della previsione inserita nel CCNL di settore o da accordi sottoscritti dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro a livello regionale (tra casi in Italia).
Per entrambi, il legislatore prevede la possibilità di gestione del patrimonio in via indiretta e diretta: nel primo caso viene conferita delega di gestione a uno o più soggetti che svolgono professionalmente questa attività, nel secondo caso il patrimonio del fondo viene gestito dall’ente stesso.
Il legislatore ha dato specifiche istruzione utili a regolare la gestione diretta delle risorse, sia per quanto riguarda l’ammontare, fino ad un massimo del 20% del patrimonio, sia nel delineare la platea di strumenti investibili: quote di società o di fondi chiusi immobiliari, quote di fondi chiusi mobiliari.
Seconda particolarità che lega i fondi preesistenti e i fondi negoziali la troviamo nella governance; entrambi sono dotati di organi di amministrazione e controllo nella cui composizione deve essere assicurato il rispetto di partecipazione paritetica dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Questi sono i due aspetti (gestione delle risorse, anche per via diretta e governance) che distinguono i fondi pensione chiusi da quelli aperti a dei PIP il cui funzionamento verrà approfondito nella prossima occasione…
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*Cfo di un fondo pensione negoziale