I fondi e il tema della crescita interna del team

di nicola barbiero*

Tra il “first time team” / “first time fund” e il passaggio generazionale, ci sono “cinquanta sfumature”! Non facciamo riferimento alla famosa saga cinematografica ma alle situazioni intermedie durante le quali il GEFIA si sta consolidando e i membri del team crescono professionalmente; un periodo in cui la gestione del turnover del personale è strategico per i risultati del Fondo e non solo…

Il mercato dei private capital è, più di altri, un’attività dove la capacità delle singole persone/team è centrale nel processo di investimento e nei risultati finali; per questo motivo una delle fasi più impegnative del processo di due diligence dell’investitore sta proprio nella valutazione del team, nel percorso passato e le prospettive future. Quest’ultimo è un elemento difficile da valutare: per ciascuno di noi, pensare al proprio orizzonte a 10/15 anni è un esercizio molto complesso a cui spesso diamo risposte piene di “se” e “ma” dipendenti da una molteplicità di variabili.

Considerazione che vale anche per i professionisti che lavorano in questa industria; nell’arco di vita di un fondo chiuso (con una durata che tipicamente oscilla tra i dieci e i 15 anni) i manager si troveranno ad affrontare molte criticità e saranno esposti a situazioni che difficilmente possono essere considerate in un “business plan” della propria vita; ecco perché diventa importante che, almeno a livello professionale, non abbiano di che preoccuparsi e possano restare a focus sulla gestione del fondo. Rapporto tra professionista ed SGR, quindi, sotto la lente di ingrandimento per capire quali siano le possibilità che il manager lasci la società, magari a favore di un competitor, e non sia più il gestore del fondo a cui l’investitore ha dato la propria fiducia. In questo senso è importante che venga condiviso un percorso che vedrà il professionista crescere all’interno della struttura secondo uno schema chiaro e condiviso per entrambe le parti e che possa rispecchiare, da un lato, le aspettative della persona e dall’altro le esigenze della società e che questa chiarezza nei rapporti venga mantenuta giorno per giorno a beneficio degli investitori. L’importanza di questo elemento porta, in fase di due diligence, a valutare due elementi: la ripartizione ed il vesting del carried interest.

Morgan, Lewis & Bockius, uno dei maggiori studi legale globale, in un’analisi sulla tematica evidenzia come il carried interest sia la ragion d’essere di ogni gestore (https://bit.ly/2mb90Y8) e, proprio per questo motivo, le “regole d’ingaggio” devono essere più che mai chiare. Le modalità di ripartizione del carried devono permettere all’investitore di capire il grado con cui ciascun membro del team è coinvolto nello sviluppo del fondo e nel futuro del gefia; parallelamente, grazie al “vesting”, l’investitore ha la possibilità di capire quali siano le regole con le quali lo stesso viene riconosciuto. In altri termini la ripartizione permette di individuare la direzione strategica del Gefia, le regole di vesting permettono di delineare come vengono gestiti eventuali elementi imprevisti nel corso della vita del fondo.

Due temi delicati e che meritano, ciascuno, un adeguato approfondimento al fine di condividerne le peculiarità e vedere quali sono le best practice internazionali a confronto con quelle del nostro mercato in questo modo, com’è da sempre l’obiettivo di questo blog, speriamo di mettere a disposizione degli investitori istituzionali elementi di valutazione utile per avvicinarsi all’investimenti dei mercati privati e a fare quel “catch up” di informazioni o di riflessioni che a volte non c’è.

Sono contento di annunciare questo blog diventerà, almeno per una sera, realtà: grazie alla fondamentale attività di Financecommunity, il 13 novembre ci sarà una tavola rotonda con alcuni dei maggiori esperti del settore che avranno modo di confrontarsi per condividere punti di incontro e…. di “scontro” che in questi primi anni ne hanno caratterizzato il rapporto (o il mancato rapporto). Qui tutte le informazioni sulla Financecommunity Week.

 

 

 

 

 

 

*Cfo di un fondo pensione negoziale

Questo articolo fa parte del blog “Serve del catch up”, leggilo qui.

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