Fondo Agroalimentare Italiano chiude raccolta a 55 milioni

Fondo Agroalimentare Italiano (Fai) ha chiuso la raccolta del fondo con circa 55 milioni di euro.

Il fondo, sponsorizzato da Unigrains, conta fra i sottoscrittori alcuni investitori istituzionali e family office francesi, italiani e svizzeri, oltre ad alcuni imprenditori italiani.

Fai, ricorda un comunicato, investe in minoranza in operazioni di capitale per lo sviluppo o in operazioni di maggioranza, in qualità di specialista del settore, nel capitale delle pmi italiane dell’agroalimentare, con un fatturato compreso fra 10 e 150 milioni.

Unigrains, società l’investimento specializzata in agroalimentare e agroindustriale, mette a disposizione degli imprenditori soluzioni finanziarie su misura. Attualmente gestisce più di 1 miliardo di euro ed è partner di oltre 120 imprese.

Fai ha già investito oltre 33 milioni, realizzando sei operazioni: ovvero Trasporti Romagna (trasporti e logistica dedicati all’agroalimentare), Sfoglia Torino (snack e pasta sfoglia surgelata), Agrimola (trasformazione di castagne e lavorazione della frutta), Sinfo One (attiva nel settore dei servizi e soluzioni informatiche, in particolare per l’industria agroalimentare), Bassini 1963–Glaxi Pane (prodotti da forno surgelati) e Industrial Pack (produttore di packaging di alta gamma per l’industria del lusso e dell’agroalimentare).

Nella pipeline di Fai – gestito da tre partner, tra cui Francesco Orazi (nella foto) – ci sono altri tre-quattro investimenti.

Noemi

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