Fs rinvia l’Ipo almeno al 2017
Slitta almeno al 2017 la quotazione in Borsa delle Ferrovie dello Stato.
Lo ha annunciato l’amministratore delegato del gruppo, Renato Mazzoncini (nella foto), dopo un’anticipazione dello scorso 3 dicembre, quando nella sua prima conferenza stampa da ad aveva detto che per portare le ferrovie a Piazza Affari servono alcune condizioni che richiedono tempo.
Tempo che sarà usato per risolvere i nodi legati alla quotazione e definire un piano industriale che risolva le due principali criticità della gestione, il trasporto merci e il trasporto regionale.Ma anche quelli legati a una condizione “difficile” dei mercati azionari e a un panorama regolatorio ancora indefinito.
Lo slittamento dell’Ipo Fs, che per l’operazione è affiancata da BofaMerril Lynch, trova concorde tutto il governo.
Ora il tassello più importante è quello del piano industriale e dei relativi investimenti che dovrebbe essere approvato subito dopo l’estate. Fra gli obiettivi di Mazzoncini ci sarebbe quello di risanare il settore del traffico merci e della logistica, per cui prevede un polo unico che raggruppi le attuali dieci società, e avviare lo sviluppo del trasporto regionale e metropolitano integrato ferro-gomma.
In totale, e risorse da destinare alla rete e ai binari sono pari a 17 miliardi di euro di investimenti, dei quali 9 miliardi, stanziati nel decreto Sblocca Italia e altri 8 miliardi in arrivo con la Legge di Stabilità 2016. Una fetta importante dei macro obiettivi (circa 9 miliardi di lavori) riguarda il trasporto locale, il rafforzamento del traffico merci, la tratta Brescia-Padova, il terzo valico e il collegamento con l’Austria. Poi ci sono 5,4 miliardi di euro per lo sviluppo dei quattro corridoi europei (Scandinavo-Mediterraneo, Baltico-Adriatico, Reno-Alpi e Mediterraneo).