Fulvio Conti con Cereda e Angelli lanciano un fondo per l’efficienza energetica

Dopo Innova Italy 1, l’ex amministratore delegato di Enel  Fulvio Conti (nella foto) continua la sua avventura nel private equity con il lancio di Fondo italiano per l’efficienza energetica (Fiee), destinato a investimenti a favore dell’efficienza energetica in Italia.

Assieme a lui nell’iniziativa, che punta a raccogliere risorse per 150 milioni di euro, ci sono anche Andrea Marano, già dirigente del gruppo elettrico, Raffaele Mellone, ex manager director di Merrill Lynch, Maurizio Cereda, già vice direttore generale di Mediobanca e la Lamse, la holding di partecipazioni controllata da Andrea Agnelli.

Il fondo, nel dettaglio, sarà gestito da una sgr già autorizzata dalla Banca d’Italia (di cui Marano sarà ad), e parte con una dotazione di 30 milioni, di cui 5 milioni messi dai promotori e 25 milioni derivanti da un finanziamento della Bei.

«Nell’arco di un paio di mesi potremo fare il primo closing per circa 50 milioni» ha spiegato Conti, specificando che il fondo potrà garantire un ritorno attorno al 10-12% con un dividend yield atteso tra l’8 e il 10%, «dunque rendimenti elevati e sicuri, perchè legati al risparmio energetico». Un settore che in Italia è ancora aperto e ricco di opportunità: il nostro Paese non ancora totalmente in linea con gli standard europei e per favorire questo sviluppo nei prossimi 5 anni sono previsti investimenti per circa 60 miliardi, con un tasso di crescita annuale superiore al 30 per cento.

«Il nostro target sono investitori istituzionali, come le assicurazioni, i fondi pensione, le fondazioni e le casse previdenziali, i fondi dei fondi», ha aggiunto.

Il fondo, che avrà durata di 12 anni, si propone di coinvestire con le Esco, Energy service company (come Cofely, Siram, Iren, A2A, Egea, Acea, Heracomm, Terni Energia, Enel, Abb, Siemens, per fare qualche esempio) in progetti di efficienza, che possono andare dagli impianti di co-generazione alimentati in diverse maniere (gas, rinnovabili), all’illuminazione in aziende private o nelle strade pubbliche, alle reti di teleriscaldamento o all’efficienza energetica negli impianti industriali.

Il fondo avrebbe già individuato una decina di progetti che possono essere finanziati non appena sarà fatto il primo closing. Il valore complessivo è pari a circa 300 milioni, e la taglia varia tra 10 e 30 milioni di euro.

«La prerogativa di questo fondo è che l’investimento verrà remunerato dal momento della partenza del progetto – evidenzia infine l’ex ad di Enel – e continuerà a essere remunerato per tutto il suo percorso». Il modello di business prevede una autoliquidazione dell’investimento e una durata media limitata, calcolata in circa 6 anni.

 

Noemi

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