Giovanni Zaccanti compra la maggioranza di Parmacotto

Giovanni Zaccanti (già socio fondatore di Caffitaly e Saeco) conquista Parmacotto. A 40 anni dalla sua nascita, la maggioranza dell’azienda fondata dalla famiglia Rosi passa di mano, anche per via delle difficoltà finanziarie che negli ultimi anni hanno portato l’impresa sull’orlo del fallimento con un debito di 100 milioni di euro. Da qui la necessità di affrontare un periodo di concordato che ha rimesso in sesto i conti.

L’operazione ha visto agire RTZ Legal e RTZ, coordinati da Lorenzo Rutigliano, al fianco di Zaccanti che nel dettaglio ha rilevato la maggioranza del capitale sociale e degli strumenti finanziari partecipativi della società Parmacotto S.p.A., partecipando inoltre alla definizione degli accordi con i fornitori strategici dell’azienda nel quadro di ristrutturazione del processo industriale e strategico imprenditoriale.

La proprietà della società produttrice di prosciutti e salumi era passata a fine 2016 a un gruppo di fornitori a seguito dell’omologa da parte del Tribunale di Parma di un piano concordatario in base al quale i crediti commerciali erano stati convertiti a capitale contestualmente alla vendita di alcuni asset. La famiglia era così uscita definitivamente dal capitale, mentre era rimasto azionista il socio pubblico Simest.  La società aveva proposto di trasformare i crediti dei fornitori strategici in strumenti di partecipazione finanziaria, di pagare per intero i premi dovuti alla grande distribuzione organizzata e di tagliare fra il 75 e l’83% i debiti verso gli altri creditori.

Parmacotto, ha dichiarato in conferenza stampa Zaccanti, “è un’azienda che sta riacquistando la propria solidità e ha un futuro incredibile. Negli ultimi anni, nonostante la contrazione globale del mercato e le vicende che si sono susseguite internamente, è riuscita comunque a crescere in maniera ottimale. Parmacotto è un marchio italiano importante, emiliano, che resterà a Parma e ci darà grandi soddisfazioni”.

L’obiettivo è  consolidare il mercato italiano e dare un forte impulso all’export. A tal fine è previsto il potenziamento dell’organico sia a livello manageriale sia di forza lavoro nei due stabilimenti di Marano e San Vitale Baganza. La famiglia Vitali compartecipa in quota di minoranza all’operazione.

Guidata da Andrea Schivazappa, amministratore delegato di Parmacotto dal 2017, la società ha chiuso lo scorso esercizio con un fatturato di 58 milioni nel 2017 e 140 dipendenti, Parmacotto opera da 40 anni sul mercato italiano, producendo e commercializzando salumi e affini nel canale GDO e dettaglio tradizionale nei due stabilimenti produttivi a Marano e San Vitale Baganza (Parma).

Noemi

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