Gli investitori riscoprono il residenziale. I giovani trainano gli affitti
Gli investimenti in real estate si vanno focalizzando sul living, divenuto una vera e propria asset class per gli istituzionali, in cerca di una diversificazione del portafoglio.
E’ il dato principale che emerge dallo studio Residential: a fast growing asset class di JLL, gruppo attivo nei servizi professionali per il settore immobiliare e nella gestione degli investimenti.
Il 68% degli investitori a livello europeo, riferisce lo studio, dichiara di aver cercato di sfruttare un’offerta debole rispetto alle dinamiche della domanda, influenzata da trend emergenti legati a fattori economici, sociali e demografici, come l’incremento del numero degli studenti, la riduzione della dimensione delle famiglie, l’invecchiamento della popolazione, la crescente urbanizzazione.
Il 66% degli investitori, inoltre, reputa il flusso stabile di ricavi derivante dal living come un elemento chiave per le strategie di investimento del futuro.
Nel 2018, sottolinea JLL, il volume di asset under management nel settore del living in Europa è aumentato del 30%. Con oltre 90 miliardi transati nel 2018, il settore residenziale italiano è l’asset class con la più alta quota di mercato. Fino ad oggi la maggior parte del mercato residenziale ha coinvolto individui privati, con il 72% delle famiglie italiane che possiede una casa e circa il 50% del patrimonio delle famiglie che è allocato in questo settore. Si tratta di una quota di transazioni molto frammentata, che, prevede JLL, andrà ad istituzionalizzarsi almeno per il 5%. Anche i piccoli investitori si stanno muovendo. Nei primi mesi di quest’anno, infatti, il 30% delle transazioni registrate a Milano ha riguardato piccoli investitori privati che intendono affittare gli appartamenti acquistati.
Il mercato italiano residenziale è molto dinamico sulle locazioni, con un numero di contratti che nel 2018 ha superato quota 900mila, un dato nettamente superiore a quello delle vendite (578mila contratti). Milano svetta con il 4,1% delle dimore vendute e il 7,7% locate. Livelli di locazione non troppo distanti si registrano anche in città come Torino (7,6%) e Bologna (6,6%), che probabilmente beneficiano dell’alta velocità, in grado di collegarle al capoluogo lombardo in circa un’ora.
“Parliamo di un settore destinato a diventare sempre più attrattivo per via dell’evoluzione delle condizioni di mercato e delle abitudini delle nuove generazioni”, spiega Antonio Fuoco, head of living capital markets di JLL Italia. “Se, da un lato, la crescita dei prezzi e dei tassi spingerà nel prossimo futuro i consumatori verso l’affitto, dall’altro già oggi le nuove generazioni, che sono più mobili e flessibili, sembrano orientate maggiormente verso l’uso delle case piuttosto che verso il possesso”,
JLL ha un fatturato annuo di 16,3 miliardi di dollari, attività in oltre 80 Paesi e uno staff globale di oltre 92mila dipendenti.