Gli yacht Ferretti in direzione Piazza Affari

Il gruppo degli yacht di lusso Ferretti avvia ufficialmente l’iter di quotazione delle proprie azioni ordinarie sull’Mta di Borsa Italiana con la scelta delle banche che l’accompagneranno nel percorso. Nell’ambito dell’offerta, Barclays, BNP Paribas, Mediobanca e UBS agiranno in qualità di joint global coordinators e Joint Bookrunners. BNP Paribas agirà anche come sponsor ai fini della quotazione.

Per Barclays ha lavorato un team composto da Enrico Chiapparoli, Country Manager, David Koch, Head of Southern European equity capital markets, e Andrea Pederzoli, Director.

L’offerta consisterà in una vendita, primaria, di azioni ordinarie di nuova emissione e in una vendita secondaria di azioni ordinarie detenute da alcuni degli azionisti esistenti di Ferretti in un collocamento privato rivolto a investitori istituzionali. Alcune nuove azioni saranno offerte ai dirigenti con responsabilità strategiche del gruppo, con un preciso periodo di lock-up.

La società guidata da Alberto Galassi (nella foto) prevede di chiudere l’Offerta entro la fine di ottobre 2019, tenendo conto delle condizioni di mercato al momento e del ricevimento delle necessarie approvazioni da parte di Borsa Italiana e Consob della documentazione relativa all’Offerta e alla Quotazione. L’obiettivo è di raccogliere circa 100 milioni di euro dall’emissione e dal collocamento delle nuove azioni e prevede di utilizzare tale importo per sostenere gli obiettivi di crescita e sviluppo del gruppo.

Nella nota stampa, la società non specifica quale sarà il flottante. L’unica cosa certa è il controllo: a seguito del completamento dell’offerta, infatti, il gruppo cinese Weichai, che aveva acquisito la società nel 2012, rimarrà l’azionista di maggioranza della società.

Ferretti è tra i gruppi più noti attive nella progettazione, produzione e commercializzazione di motor yacht di lusso e detiene otto dei marchi, tra cui lo storico Riva, con oltre 170 anni di storia. Il gruppo conta una quota dell’8% nel mercato della produzione di yacht seriali e semi-custom con un portafoglio di 43 modelli che vanno da agili 30 piedi, fino a yacht semi-dislocanti di 42 metri, oltre alla capacità di costruire yacht completamente personalizzati fino a 95 metri.

Nel periodo di rilancio dal 2014-2018, Ferretti ha lanciato 33 nuovi modelli che hanno rappresentato circa il 90% del fatturato nel 2018. In questo lasso di tempo i ricavi sono aumentati da 309 milioni di euro nel 2014 a 609 milioni di euro nel 2018 e l’EBITDA Adjusted è passato da -22 milioni di euro nel 2014 a 53 milioni di euro nel 2018. Inoltre, il CAGR dei ricavi del Gruppo Ferretti, pari al 18%, ha superato significativamente il CAGR dei ricavi del mercato complessivo degli yacht pari al 10% in questo lasso di tempo.

Nei primi sei mesi del 2019, il gruppo ha registrato ricavi pari a 332 milioni di euro ed EBITDA Adjusted di 30 milioni di euro, con un aumento rispettivamente dell’11% e del 26% rispetto ai primi sei mesi del 2018. A partire da giugno 2019, il portafoglio ordini è salito a 653 milioni di euro, con un incremento del 19% rispetto a giugno 2018.

Oltre alle risorse che, secondo gli auspici della società, arriveranno con l’ipo, Ferretti può contare anche su altre risorse fresche iniettate all’inizio di settembre 2019 dall’azionista di controllo che ha convertito il finanziamento soci in capitale per un importo complessivo in linea capitale di circa 212 milioni di euro (incluso il sovrapprezzo). Allo stesso tempo, l’altro investitore, l’Ing. Piero Ferrari, attraverso F Investments, e Adtech Advanced Technologies AG si sono impegnati a investire 40 milioni di euro complessivi (di cui 25 milioni di euro già versati da Adtech Advanced Technologies AG) attraverso un aumento di capitale pre-IPO.

 

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