Goldman Sachs advisor nello scorporo di Italgas da Snam
Prende il via il nuovo corso di Italgas, la società di distribuzione di gas per tutta la Penisola, con la separazione da Snam e la quotazione in Borsa,sul mercato principale Mta, entro la fine del 2016.
L’advisory finanziaria è di Goldman Sachs che ha agito con un team composto dal managing director Marco Paesotto e dal partner Francesco Pascuzzi.
Il consiglio di amministrazione del gruppo dei gasdotti partecipato dalla Cdp ha infatti approvato la separazione, annunciata durante la presentazione del piano strategico di Snam a Londra. In un comunicato si annuncia «un’operazione unitaria e contestuale che comprende, tra l’altro, la scissione parziale e proporzionale e la conseguente quotazione sul Mta di Milano di una nuova società beneficiaria della scissione con il ruolo di holding della partecipazione in Italgas».
L’operazione prevede la costituzione di una newco nella quale Italgas verrà inglobata e l’assegnazione ai soci Snam di una azione della nuova società ogni cinque azioni Snam detenute. Non ci sarà un diritto di recesso, anche in considerazione della quotazione della nuova società. Dopo la scissione, si legge in un comunicato, Snam manterrà una quota del 13,5% di Italgas.
Nel dettaglio, l’operazione, unitaria e sostanzialmente contestuale, nel suo complesso contempla: il conferimento in natura da parte di Snam alla società beneficiaria di una partecipazione pari all’8,23% del capitale sociale di Italgas a fronte dell’assegnazione a Snam di 108.957.843 azioni di nuova emissione della società beneficiaria, al fine di permettere a Snam di detenere, post scissione, una partecipazione del 13,50% nella suddetta società; la vendita da parte di Snam alla società beneficiaria di 98.054.833 azioni di Italgas, pari al 38,87% del capitale sociale di Italgas, per un prezzo di 1.503 milioni di euro, il cui pagamento formerà oggetto di un Vendor Loan in capo alla società beneficiaria, tale da generare un adeguato livello di indebitamento finanziario che tenga conto del profilo di attività, di rischio e di generazione di flussi di cassa e infine la scissione parziale e proporzionale di Snam con assegnazione alla società beneficiaria di una partecipazione pari al 52,90% detenuta da Snam in Italgas con conseguente assegnazionr ai soci di Snam del restante 86,50% del capitale della società beneficiaria.
Alla fine Snam deterrà una partecipazione pari al 13,50% del capitale della società e dopo la scissione è inoltre previsto che Snam, Cdp Reti e Cdp Gas sottoscrivano un patto parasociale con oggetto le rispettive partecipazioni del 13,5%, 25,08% e 0,97%, in totale oltre il 39%.
Il consiglio d’amministrazione di Snam ha anche approvato il piano strategico al 2020, che prevede investimenti per 4,3 miliardi di euro in Italia nei cinque anni, di cui 900 milioni nel 2016: l’obiettivo è sostenere lo sviluppo delle infrastrutture nazionali e la loro interconnessione con quelle europee.