Goldman Sachs si espande a Milano e chiama Braggiotti

Dopo mesi di indiscrezioni e conferme, il team italiano di Goldman Sachs, circa 40 professionisti guidati dal country coordinator per l’Italia Massimo della Ragione, nonché co-head dell’investment banking assieme con Francesco Pascuzzi, entra ufficialmente oggi nella nuova sede di Milano in via Santa Margherita, da quella precedente di Piazzetta Bossi (alle spalle del quartier generale di Mediobanca).

Si tratta di un passaggio non banale perché i nuovi spazi potranno ospitare fino a 100 persone, a ulteriore conferma della volontà della banca d’affari statunitense di rafforzare il presidio sul territorio italiano sia per intercettare meglio le opportunità presenti nel nostro Paese e sia, per forza di cose, come effetto della Brexit che sta già drenando le risorse di tante banche non europee da Londra verso altre piazze finanziarie.

Intanto, in quei nuovi uffici all’ombra del Duomo, tra le fila della banca d’affari per antonomasia farà il suo ingresso un nuovo professionista di peso, Gerardo Braggiotti (nella foto). Goldman Sachs ha infatti nominato Braggiotti quale country advisor, un ruolo ricoperto a più livelli solitamente da persone di spicco della comunità finanziaria (fra gli altri l’ex presidente del Consiglio e oggi senatore a vita Mario Monti, l’ex premier ed ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi, i banchieri Claudio Costamagna e Massimo Tononi) che hanno il compito di fare da ambasciatori della banca, portando nel gruppo tutte le loro conoscenze e competenze.

Braggiotti è fra i più noti banchieri d’affari del panorama nazionale, ha ricoperto incarichi di vertice in banche come Mediobanca e Lazard e da ultimo rilevò Banca Leonardo rendendola una boutique finanziaria internazionale, per poi cederne una parte agli statunitensi di Houlian Lockey.

Noemi

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