Il caso Snapchat, ovvero quanto vale in Borsa la creatività

Dopo Facebook e Twitter, il New York Stock Exchange potrebbe vedere il debutto di un altro – potenziale – colosso dell’era digitale: Snapchat.

Il ceo del social network che consente di condividere video con dei filtri animati che si cancellano automaticamente dopo 24 ore, Evan Spiegel (nella foto), ha infatti annunciato l’intenzione di quotarsi nella prima meta? del 2017. La valutazione? Dai 20 ai 40 miliardi di dollari, secondo Bloomberg.

Se guardiamo al giro d’affari di Snapchat, nato solo cinque anni fa, questa valutazione potrebbe sembrare ridicola. Nel 2016 la societa?, che di recente ha cambiato nome in Snap Inc, dovrebbe generare ricavi per 300 milioni, cinque volte in piu? rispetto al 2015. Nel 2017 i ricavi, stando alle

proiezioni, dovrebbero aggirarsi attorno a 1 o 2 miliardi. Una crescita astronomica ma che comunque non giustifica un multiplo di 40 volte del market cap. Per fare un esempio, Facebook ha una market cap di 370 miliardi a fronte di ricavi per 27 miliardi di dollari.

Da dove viene allora una valorizzazione cosi? alta? Secondo Business Insider dalla creativita? del gruppo. E dalla capacita? di monetizzarla.

Al contrario di Mark Zuckerberg per Facebook e di Larry Page di Google, Spiegel non e? un informatico ma un manager, e la sua societa? non basa il suo business sui dati, ma su un prodotto creativo, che segue i trend dell’industria tecnologica e allo stesso tempo ne rivoluziona i dettami.

Snapchat infatti ha reso popolari fra le altre cose il concetto di “non permanenza” dei contenuti dei social, impensabile fino a poco tempo fa, e i video verticali – piu? fruibili tramite smartphone. Inoltre riesce a vendere piu? prodotti in uno, fra i quali gli “snap”, ovvero i video e le foto, le storie – ovvero stringhe di contenuti usate dai blogger di tutto il mondo- , la sezione discover – dedicata ai trend e usata da 100 milioni di persone al giorno – e soprattutto i filtri – disegni o testo che personalizzano i video. Il filtro della catena di fast food Taco Bell, ad esempio, e? stato utilizzato 224 milioni di volte.

A fronte di numeri ancora relativamente bassi, le potenzialita? di Snapchat sono dunque altissime. E il mercato sembra essersene accorto.  

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