Immobiliare, Hines e PGGM investono in via della Spiga 26
La joint venture milanese finalizzata ad investimenti value add tra Hines e PGGM ha completato le operazioni d’investimento di Via della Spiga 26, a Milano, attraverso un fondo immobiliare gestito da Savills Investment Management Sgr.
In precedenza, ricorda un comunicato, l’immobile, tradizionalmente occupato quasi esclusivamente dal gruppo Dolce & Gabbana, era detenuto da un fondo gestito da Invesco in partnership con Thor Equities.
I circa 12.000 metri di edificio saranno oggetto di un completo programma di ristrutturazione. L’immobile presenta un doppio accesso, da Via della Spiga 26 e da Via Senato 19.
Nel 2017 Hines e PGGM formarono una joint venture avente come obiettivo investimenti value add a destinazione high-street retail e uffici. E nello stesso anno investirono in un portfolio di tre immobili.
PGGM è una cooperativa olandese di fondi pensionistici che offre a clienti istituzionali: gestione patrimoniale, gestione di fondi pensionistici, consulenza in tema di policy e supporto alla gestione. A fine 2018 contava 211 miliardi di asset under management e amministrava pensioni per 4,4 milioni di partecipanti.
Hines è una società d’investimento immobiliare globale, con proprietà in gestione per circa 120,6 miliardi di dollari. La società è attualmente impegnata in 128 progetti di sviluppo in tutto il mondo. Dalla sua nascita, Hines – che in Italia è guidata da Paolo Abbadessa (nella foto) – ha sviluppato, ristrutturato o acquisito 1.348 immobili, per una superficie complessiva di oltre 45 milioni di metri quadri. L’attuale portfolio di property e asset management include 512 immobili, per oltre 20.8 milioni di metri quadri.
La joint venture tra Hines e PGGM è stata assistita in questa transazione da Legance sugli aspetti legali e finanziari, da DLA Piper su quelli regolamentari, e da PwC in merito a quelli fiscali. È’ stata affiancata da Avalon in qualità di consulente tecnico e da Ammlex come consulente amministrativo e urbanistico. L’investimento è stato finanziato da Bnp Paribas.