Innogest, nuovo fondo per le start up con il Fondo Italiano
Con una raccolta di 85 milioni di euro, Innogest SGR chiude il fondo Innogest Capital II e si prepara a investire in start up italiane «di rilevanza globale», ha detto il fondatore e managing partner Claudio Giuliano (nella foto).
Tra gli investitori che hanno supportato la raccolta figura per la prima volta il Fondo Italiano d’Investimento.
«Ci posizioniamo come player cardine nella creazione di un ecosistema nazionale robusto, anche co-investendo attivamente con gli operatori maggiormente qualificati – ha aggiunto Giuliano-. Stiamo definendo ambiti di specializzazione per poter valutare meglio i progetti imprenditoriali, seguirli con competenza, sviluppare relazioni stabili con i migliori operatori internazionali di Venture Capital».
In questa direzione, il team di Innogest cresce anche nel numero. Nel 2015, si legge nella nota del gruppo, si sono aggiunti Michele Novelli come partner e Richard Belluzzo come venture partner.
A livello di masse gestite la Sgr è la numero due, dopo Principia. Innogest ha investito in particolare nel settore medicale e nel settore digitale, e in realtà come Angiodroid, startup che sviluppa iniettori che utilizzano l’anidride carbonica come mezzo di contrasto in angiografia, e Monkey Parking società che ha creato un’applicazione per la gestione dei parcheggi cittadini.
Del team fanno parte, oltre Claudio Giuliano, anche Stefano Molino, Michele Novelli, Claudio Rumazza. Il gruppo attualmente gestisce due fondi per un totale di 170 milioni di euro e investe principalmente in startup italiane innovative, in grado di crescere rapidamente e trasformarsi in imprese di successo a livello globale. Dal 2007 Innogest ha investito in 28 aziende e contribuito a raccogliere oltre 150 milioni di investimenti alle aziende del suo portfolio.