John Cryan avvia la riorganizzazione della nuova Deutsche Bank

Deutsche Bank cambia pelle e cerca di riconquistare la fiducia del mercato.

Dopo essersi trovata al centro della bufera nella questione della manipolazione dei tassi Libor, Euribor e Tibor, e nela quale ha dovuto pagare una maxi multa di 2,5 miliardi di dollari alle autorità, il principale istituto tedesco guidato da John Cryan (nella foto) ha annunciato l’avvio di una riorganizzazione totale sia del modus operandi che del top management.

Il gruppo intende infatti separare la divisione Corporate Banking and Securities che fino a oggi si occupava di gestire tutte le attività della banca di investimento, in due dipartimenti distinti: il “Global Markets” che raggrupperà le attività di vendita e di trading di titoli sui mercati mondiali e sarà guidata da Garth Ritchie, e il “Corporate & investment banking”, sotto la guida di Jeff Urwin.

Lo scopo, ha detto Cryan, è quello di «creare una banca più “focused”, più gestibile e a costi minori».

Un obiettivo che passa anche da un rinnovo del top management già avviato da nuovo co-chief executive. E che ha visto alcune teste cadere, come quella di Michele Faissola , del consigliere Stephan Leithner e del cfo Stefan Krause, i quali hanno già rassegnato le dimissioni che sarano effettive a partire dai prossimi mesi. Di contro, nel gruppo degli executive subentrano due donne, Sylvie Matherat, head of government and regulatory affairs, che diventerà chief regulatory officer e sarà la prima donna presente nel management board e Kim Hammonds, come nuova coo. . Il nuovo responsabile per i clienti di fascia alta sarà un altro italiano, Fabrizio Campelli, che riporterà a Sewing.

A cambiare sarà anche il numero di membri del comitato esecutivo, da 19 senior manager a 10, dei quali sei nuovi.

Nei prossimi giorni Cryan dovrebbe presentare il nuovo piano industriale quinquennale del colosso bancario. 

 

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