Jp Morgan lancia la sua criptovaluta: sarà stabile e legata al dollaro
Jp Morgan lancia la sua criptovaluta. L’unità minima vale un dollaro e tra pochi mesi sarà a disposizione dei clienti per un periodo di prova, il suo utilizzo riguarderà una parte dei pagamenti tra banca e utente, una frazione ristretta rispetto ai 6mila miliardi di dollari che l’istituto presta quotidianamente alle multinazionali.
Si tratta di una delle prime applicazioni della moneta digitale nel mondo reale nel settore bancario: secondo Umar Farooq, responsabile dei progetti blockchain di JP Morgan, “è un modo per dimostrare che una valuta ausiliaria può entrare nel bilancio senza dover essere effettivamente all’unità”. Inoltre, aggiunge Farooq, questa nuova valuta permette “di consolidare il denaro e ottenere tassi migliori”.
Un modo anche per velocizzare le transazioni, attraverso i token, senza l’utilizzo di una valuta troppo fluttuante, perché resterà comunque ancorata al dollaro. Questo fa del prodotto di Jp Morgan uno “stablecoin”, che mette al riparo gli scettici sulle valute digitali: uno di questi è proprio l’amministratore delegato della banca, Jamie Dimon (foto), che a settembre 2017 aveva sostenuto che le criptovalute fossero una frode e avrebbero fatto una brutta fine. E se l’era presa anche con gli investitori del digital money: “Se sei abbastanza stupido da comprarle, un giorno ne pagherai il prezzo”. Affermazione in parte ritrattata l’anno successivo, a giugno 2018, quando ha espresso curiosità e interesse per il blockchain, tecnologia alla base dei bitcoin.