Kpmg e Mediobanca nell’accordo sugli npl tra Cerved e Mps
Cerved si aggiudica Juliet, la piattaforma di gestione degli npl di Mps. Affiancato da Kpmg corporate finance, Cerved Group, controllata da Cerved Information Solutions, ha infatti sottoscritto un accordo vincolante con Banca Monte dei Paschi di Siena, affiancata da Mediobanca, per lo sviluppo di una partnership industriale di lungo termine per la gestione delle sofferenze.
In sostanza l’accordo prevede l’acquisto da parte della controllata Cerved Credit Management del 100% del capitale di un veicolo, Juliet, che avrà in gestione un terzo delle sofferenze oggetto di cartolarizzazione e l’80% di quelle che si genereranno nei prossimi 10 anni.
Il prezzo che sarà corrisposto al closing per la cessione di Juliet è pari a 105 milioni di euro, in linea con i multipli di recenti e finanziato interamente a debito, al quale potrebbe aggiungersi un earn-out fino a un massimo di 66 milioni, interamente da ricondurre ad una eventuale overperformance nell’arco temporale fino al 2024 rispetto alle condizioni alla base del prezzo pagato al closing.
Per Kpmg ha agito un team composto dal oartner Silvano Lenoci e dal manager Giovanni Santella della divisione di Corporate Finance.
Il completamento della transazione è atteso per il primo trimestre del 2017 ed è soggetto al deconsolidamento dei crediti in sofferenza, all’effettivo aumento di capitale programmato di BMPS, e alle autorizzazioni regolamentari.
“Questa operazione rappresenta un passo importante per la crescita del Gruppo Cerved e rafforza la nostra posizione quale principale operatore indipendente nel mercato italiano degli NPLs – ha commentato Marco Nespolo (nella foto), amministratore delegato del Gruppo Cerved – l’obiettivo condiviso con Banca Monte dei Paschi di Siena è di avviare una partnership di lungo periodo volta al continuo miglioramento delle attività di recupero. Sono fiducioso nel successo di questa importante partnership e prevedo un impatto favorevole per il Gruppo Cerved in termini di aumento degli Earnings per Share già nel 2017, senza dover ricorrere ad un aumento di capitale nè intaccare la politica di dividendi ordinari progressivi”.