Labomar verso la quotazione con Imi, Cfo sim e Mediolanum
Labomar, azienda che produce per conto terzi integratori alimentari attiva a livello internazionale, ha presentato la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, con sbarco sul listino delle pmi attesa per il primo ottobre prossimo.
Nell’operazione Labomar è stata assistita da Banca Imi, come global coordinator, da Cfo Sim come joint bookrunner, da Banca Mediolanum come Nomad, da BModel come financial advisor e dagli studi legali Pavia Ansaldo e Gianni Origoni Grippo.
Per Imi – Intesa Sanpaolo ha agito un team composto da Faustino Galeotti (head of m&a and ecm BdT); Nicolò Bani (vice-president) e Ivan Cutrufello (Associate).
Il titolo avrà un prezzo compreso fra i 5,7 e i 6,4 euro, valori che attribuirebbero dunque all’azienda della provincia di Treviso una capitalizzazione compresa fra gli 80,7 e i 90,7 milioni. Fondata dall’imprenditore Walter Bertin nel 1998, Labomar è un contract development and manufacturing organization, ossia società specializzata nello sviluppo e produzione di integratori alimentari, dispositivi medici, alimenti a fini medici speciali e cosmetici per conto terzi. La società ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi pari a 33 milioni di euro mentre nel 2019 ha registrato un fatturato di 56,6 milioni per un utile netto di 5,7 milioni.