Lazard al fianco di Metra nel passaggio del 75% a Kps assistita da Intesa Sanpaolo Imi

Il fondo americano Kps Capital Partners si appresta a rilevare la maggioranza del gruppo Metra, realtà attiva nella estrusione dei profili di alluminio e servizi connessi. Kps Capital deterrà il 75% della società, mentre il 25% rimarrà in capo ai soci storici: le famiglie Bertoli, Giacomelli, Marinelli e Zanetti che nel 1962 fondarono il gruppo.

Metra occupa complessivamente 850 persone di cui 700 in Italia tra gli stabilimenti di Rodengo Saiano (550 dipendenti), Ragusa (100 dipendenti), Serravalle (50) e due unità in Canada (150 dipendenti); ha sviluppato un fatturato medio nel triennio 2018-2020 di oltre 255 milioni di euro con un Ebitda medio di 25,5 milioni e nonostante il Covid anche nel 2020.

Metra è stata assistita nell’operazione da Lazard che ha agito nel ruolo di financial advisor, dallo studio legale Allen & Overy che ha agito nel ruolo di legal advisor e da EY che ha svolto le attività di Vendor Due Diligence finanziaria e fiscale. In particolare, per Lazard ha agito un team formato guidato dal ceo Marco Samaja, assieme al director Edoardo Schiavina (nella foto) e composto da Francesco Berri e Andrea Motori. Per EY, invece, ha agito un team formato dal partner Matteo Cerri e dal senior manager Camilla Mancusi, di due diligence fiscale, con un team formato dal partner Savino Tatò, dall’associate partner Rossella Patella e dal manager Stefano Fusar-Poli, e di HR due diligence, con un team guidato dal senior manager Juliana Xhafa e dal manager Alberto Belardi.

KPS è stata assistita nell’operazione dal financial advisor Intesa Sanpaolo – Divisione IMI Corporate & Investment Banking e in particolare da un team composto dal managing director Clemente Paveri Fontana (foto a sinistra) e Lucio Antonio Santacroce.

Sempre per Kps hanno agito lo studio legale Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison come legal advisor, mentre Deloitte ha svolto le attività di due diligence finanziaria e fiscale. Intesa Sanpaolo, CreditAgricole, Banco BPM e Banca IFIS sono le banche che hanno finanziato l’operazione.

SHARE