Lazard, Bnp e Rothschild nella vendita del Milan alla cordata cinese

Affiancata da Lazard e Bnp Paribas, Fininvest ha ceduto l’intera partecipazione – pari al 99,93% – detenuta nell’AC Milan a un gruppo di imprenditori cinesi rappresentati da Han Li, assistiti da Rothschild.

La valutazione dell’AC Milan, in base all’intesa, risulta di 740 milioni di euro complessivi  compreso un debito pari a circa 220 milioni. Con l’accordo, gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 100 milioni da versare al momento del closing).

Il contratto, nel dettaglio, prevede anche che con il signing gli acquirenti mettano a disposizione una caparra, a conferma degli impegni assunti, pari a 100 milioni di euro, di cui 15 contestualmente alla firma e 85 entro 35 giorni.

Lazard ha agito con un team composto dal managing director Marco Samaja (nella foto in alto) e dal director Romualdo Cirillo.

Per Rothschild hanno lavorato l’amministratore delegato in Italia Alessandro Daffina assieme con il managing director Irving Bellotti e il director Francesco Bertocchini.  

Gli investitori operano attraverso la management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che è stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna. Assieme ad Haixia Capital e a Yonghong Li, acquisiranno quote dell’Ac Milan altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale. Fra loro, società attive nel campo finanziario e altre impegnate in settori industriali.

Il contratto, vincolante fra le parti, verrà perfezionato entro la fine del 2016, una volta ottenute le autorizzazioni previste in questi casi dalle autorità italiane e cinesi.

Noemi

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