Lazard con Sator in processo valorizzazione partecipazione in Banca Profilo

Sator Private Equity Fund ha avviato un processo finalizzato alla valorizzazione della partecipazione di controllo detenuta in Banca Profilo.

L’annuncio è contenuto nel piano industriale al 2023. Il processo di vendita della partecipazione del gruppo creato e guidato da Matteo Arpe sarà gestito con l’assistenza dell’advisor finanziario Lazard, che vede sul dossier il managing director Massimo Pappone (nella foto). La quota è pari al 62,403% ed è detenuta da Arepo Bp, società interamente posseduta dal Sator Private Equity.

Il fondo “verificherà, alla luce anche di preliminari interlocuzione intercorse, l’interesse di alcuni dei propri quotisti all’investimento diretto nel capitale di Banca Profilo”.

L’annuncio di Sator sta provocando un balzo del titolo Banca Profilo, che guadagna il 18% circa.

Per quanto riguarda il piano industria di Banca Profilo, i cardini sono: “Consolidamento e sviluppo delle attività core del private banking e finanza; sviluppo di attività di nicchia distintive e ad alta marginalità in tutte le aree di business; utilizzo estensivo della tecnologia per accedere al segmento di clientela retail, aumentare le capacità di ricavo e aumentare la produttività; rafforzamento dell’offerta digitale grazie al potenziamento della partnership con
Tinaba (in cui la banca è salita al 15%, con un’opzione per arrivare al 20%) e all’attivazione di nuove collaborazioni nel fintech e nel wealth management; ambiente di lavoro sano, dinamico e orientato al cambiamento nel rispetto dei più aggiornati standard sanitari e di sostenibilità”.

Banca Profilo prevede di raggiungere nel 2023 ricavi del private & investment banking pari a 35 milioni e un cost income al 65%, ricavi dell’area finanza pari a 30 milioni e un cost income al 40%, ricavi pari a 6 milioni dalla digital bank (370mila clienti consumer), masse complessive superiori a 10 miliardi di euro (6,7 in Italia e 3,4 in Svizzera), ricavi a 85 milioni di euro e risultato operativo superiore a 20 milioni, utile netto superiore a 13 milioni, CET 1 capital ratio superiore al 18% nei quattro anni, con un dividend payout superiore al 75%. Se si verificasse lo scenario best case, la banca prevede di raggiungere i target 2023 con un anno di anticipo; in caso di worst case scenario, Profilo stima comunque di avere una redditività positiva nell’arco di piano e di conseguire gli obiettivi con un anno di ritardo.

Lo scenario base prevede un impatto sostanziale dell’attuale stato di crisi legato alla pandemia, con un graduale miglioramento sanitario sino a fine anno e una soluzione strutturale tramite vaccino e cure dalla metà del 2021 e un impatto dalle misure di chiusura e distanziamento sociali significativo per il 2020 con calo del Pil a doppia cifra in Italia, e ripresa graduale nei tre anni successivi, nonché un impatto negativo sulla creazione di ricchezza e di risparmio, che ridurrà la propensione all’investimento fino al 2022, per poi tornare alla normalità nel 2023.

Noemi

SHARE