Lega Calcio, esclusiva su media company a Cvc-Advent-Fsi

La cordata formata da Cvc Capital, Advent International e Fsi si è assicurata l’esclusiva per negoziare con la Lega Serie A l’ingresso nella media company che gestirà i diritti televisivi del campionato di calcio.

L’assemblea della Lega Serie A, si legge in un comunicato, ha “deliberato a larga maggioranza di procedere in via esclusiva con Cvc-Advent-Fsi alla negoziazione dei termini e delle condizioni della relativa offerta”.

Sul deal, la Lega, guidata dal presidente Paolo Dal Pino, si avvale della consulenza dell’advisor finanziario Lazard, che ha messo in campo una squadra di top player dell’investment banking, formata dal ceo Marco Samaja, dal deputy ceo Igino Beverini e dal managing director Alessandro Foschi, completata da Carlo Gallovich e Federico Bertolini.

La cordata Cvc-Advent-Fsi vede come advisor finanziari RothschildCredit Suisse (con un team guidato da Andrea Donzelli, co-head investment banking basato a Roma) e Barclays (al lavoro con un team guidato dal country manager Enrico Chiapparoli -nella foto – e formato dal managing director Paolo De Luca, dal director Giulio La Corte e dagli analyst Oscar Chai e Filippo Elefanti). Inoltre, EY agisce in qualità di advisor di Cvc per quanto attiene alla parte di strategy, financial due diligence, infrastructure, structuring dell’operazione e debt advisory, con un team composto da Marco Daviddi, Stefano Matalucci, Enrico Silva e Giovanni Grandini.

L’esclusiva avrà una durata di quattro settimane. I club hanno “approvato l’invito a presentare offerte per i diritti audiovisivi internazionali del campionato di Serie A, della Coppa Italia e della Supercoppa per il triennio 2021-2024”.

Ha prevalso, dunque, la linea di Dal Pino, osteggiato sino all’ultimo da Lazio e Napoli, due delle società che si sono astenute (le altre sono Udinese, Verona e Atalanta).

Soprattutto Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha tentato sino all’ultimo di opporsi alla linea del presidente della Lega. “Non mi sono astenuto contro Cvc, ma abbiamo sbagliato il metodo”, ha dichiarato Lotito.

Accanto a Dal Pino, invece, le altre big della Serie A (Juventus, Inter, Milan e Roma), nonché, tra gli altri, il Torino. Il presidente del club granata, Urbano Cairo, ha definito “una buona giornata” quella di ieri, aggiungendo che “è una cosa molto importante perché, al di là dell’immissione di denaro fresco, che il fondo farà nella newco se chiuderemo l’operazione, c’è il tema della nuova governance, che è molto importante”.

Cairo ha confermato l’entità dell’offerta presentata dalla cordata che si è aggiudicata l’esclusiva, ovvero “1,65 miliardi per acquistare il 10% della newco”. Il presidente del Torino ha sottolineato l’esperienza di Cvc nel mondo dello sport: “Ha fatto benissimo nella Formula Uno e nel rugby… può fare un grande lavoro per scegliere i giusti manager e sviluppare i diritti a livello nazionale ed estero”.

D’altro canto, come riferito da diverse fonti vicine al dossier nelle settimane scorse, Cvc si era mossa per prima, diversi mesi or sono, con Dal Pino per acquisire una minoranza della media company. Ma l’ostilità di alcuni presidenti di club – in particolare Lotito e il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis – ha costretto il presidente della Lega a ricorrere a un’asta competitiva, processo che il numero uno di Cvc in Italia, Giampiero Mazza, ha sempre detto di non amare. L’asta ha attirato altri fondi, di fatto spingendo Cvc ad allearsi con Advent, per ridurre la concorrenza, e con il fondo guidato da Maurizio Tamagnini, che, sempre stando a quanto riferito dalle fonti, è stato coinvolto nella cordata in seguito a pressioni di alcuni presidenti e di ambienti politici, persuasi che la partita dei diritti tv del calcio dovesse vedere in campo un soggetto di matrice italiana.

Sconfitta, quanto meno per ora, la cordata concorrente, formata da Bain Capital e NB Renaissance.

Noemi

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