Link Mobility acquisisce l’81% di AMM, pronta l’opa per il delisting. Ey advisor

Link Mobility Group, attivo nel settore della comunicazione mobile e specializzato in messaggistica, servizi digitali e gestione intelligente dei dati, ha raggiunto un accordo con gli azionisti di AMM per l’acquisizione dell’81% delle quote della società italiana attiva nel mercato della messaggistica aziendale e nel web marketing.

Il gruppo norvegese lancerà in seguito un’opa totalitaria finalizzata al delisting di AMM dal mercato borsistico con un’offerta di 2,4 euro per azione.

A seguito dell’operazione, il capitale sociale di AMM risulterà per l’81% nelle mani di Link Mobility Group con il restante 18,93% ancora quotato, in attesa dell’opa totalitaria e del delisting.
La transazione valorizza una capitalizzazione di Borsa di circa 18,7 milioni di euro.

L’accordo prevede che i venditori reinvestano un ammontare pari al 40% del prezzo ricevuto in Link Mobility Group Holding Asa, società che controlla Link Mobility Group, le cui azioni sono quotate alla Borsa di Oslo.

L’operazione rappresenta un passo per supportare il piano strategico avviato con l’operazione di quotazione sul mercato Aim Italia nell’aprile 2019.

EY ha assistito Link Mobility per i servizi di due diligence finanziaria, con un team guidato dall’associate partner Lucia Mazzuero (nella foto a sinistra) e dal senior manager Salvatore Guddemi, e di due diligence fiscale, con un team guidato dal partner Savino Tatò (nella foto a destra).

La storia di AMM è legata a quella del gruppo Aruba, al quale è appartenuta sino al 2013 e di due manager, Omero Narducci e Riccardo Dragoni, attualmente presidente e ceo di AMM. In seguito la realtà è confluita in Mobyt, società di cui Omero Narducci e Riccardo Dragoni sono stati rispettivamente ceo e direttore commerciale. A inizio 2018 i due manager hanno quindi rilevato AMM con l’intenzione di mettere in atto un percorso di crescita analogo a quello portato avanti da Mobyt sotto la loro gestione.

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