Lu-Ve pronta al salto sull’Mta con Ubi Banca

Affiancata da Ubi Banca quale nomad, Lu-Ve, multinazionale italiana attiva in Europa nella produzione di impianti per la refrigerazione e il condizionamento, ha dato il via al passaggio dalla quotazione all’Aim Italia alla quotazione sull’Mta.

Lu-Ve era sbarcata all’Aim nel luglio 2015, a seguito della fusione con la Spac (Special Purpose Acquisition Company) Industrial Stars of Italy e oggi conta una capitalizzazione di 233 milioni.

Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2016 con 116,2 milioni di euro di ricavi, 15,1 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 15,4 milioni, dopo aver chiuso il 2015 con 212,3 milioni di ricavi e 29,1 milioni di ebitda, a fronte di una posizione finanziaria netta positiva per 4,2 milioni.

In considerazione del processo in atto e della necessità che la società abbia un Cda la cui composizione sia conforme alla normativa vigente con riferimento sia al numero di amministratori indipendenti sia alla presenza del genere meno rappresentato, tutti i consiglieri attualmente in carica hanno rimesso il proprio mandato, con efficacia dalla data dell’assemblea che procederà alla nomina del nuovo Cda.

Allo stesso modo, sempre per consentire ai soci di verificare la sussistenza dei requisiti di indipendenza indicati per i sindaci nel Codice di Autodisciplina delle società quotate, tutti i sindaci effettivi e supplenti di Lu-Ve hanno rimesso il loro mandato, con efficacia dalla data di avvio delle negoziazioni dei titoli Lu-Ve sull’Mta.

Entro la prima metà di marzo, fa sapere la società, sarà quindi convocata l’assemblea dei soci, che sarà chiamata a deliberare in merito alla richiesta di ammissione delle azioni ordinarie e dei warrant Lu-Ve alle negoziazioni sull’Mta, a rinnovare le cariche sociali e ad adottare tutte le deliberazioni necessarie ai fini del processo di quotazione.

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