M&A, Lazard JP Morgan e Deutsche Bank dominano il primo trimestre

Lazard, Jp Morgan e Deutsche Bank occupano i primi tre gradini del podio nella classifica Thomson (sia per deal annunciati sia per completati) degli advisor finanziari più attivi in Italia nelle fusioni e acquisizioni nei primi tre mesi del 2014.

Nella classifica dei primi tre mesi, per volumi, le due maggiori banche italiane – cioè Banca Imi (Intesa Sanpaolo) e Unicredit – non sono presenti nei primi cinque gradini del podio: tuttavia in termini di numero di operazioni, i due gruppi risalgono ai primi posti nel trimestre. Tra le banche estere questo primo scorcio d'anno ha visto protagoniste Bank of America Merrill Lynch, Barclays, Goldman Sachs, Citi oltre a Kpmg e Bnp Paribas-Bnl, che ha mantenuto le posizioni dell'anno passato in termini di operazioni completate. Insomma, tre mesi abbastanza difficili per il mercato dell'M&A puro, anche se come contraltare c'è stata molta più attività tra le banche nell'assistenza alle aziende sul lato equity capital markets (aumenti di capitale e quotazioni) dove si sono messe in evidenza, tra le altre, Mediobanca e Credit Suisse.

Il mercato ha avuto un controvalore totale, per operazioni completate, di 12,1 miliardi di dollari. Complessivamente il mercato ha avuto volumi abbastanza bassi in questi primi tre mesi, dove tuttavia ha avuto un forte impatto l'operazione Fiat-Chrysler.

Uno degli aspetti da segnalare è stata la forte competizione fra consulenti e la presenza nei deal italiani di alcune boutique statunitensi come Evercore (al quarto posto dei ranking), Jefferies, Perella Weinberg, che lo scorso anno non figuravano ai primi posti. Queste strutture di consulenza sono andate a competere con firm più radicate in Italia come la stessa Lazard, Rothschild e Banca Leonardo. Probabilmente un segnale dell'interesse degli investitori americani per l'Italia, trend che porta anche i consulenti finanziari d'Oltreoceano ad interessarsi dell'M&A tricolore. 

Noemi

SHARE