Mandarin acquisisce maggioranza Daroma (caffè). Gli advisors del deal
L’operatore di private equity Mandarin Capital Partners ha acquisito una quota di maggioranza del capitale di Daroma, gruppo italiano specializzato nella torrefazione del caffè, che presenta nel portafoglio i marchi italiani Palombini, Mexico, Giovannini, Nori, Camilloni e Van Doren.
Mandarin è stata assistita da Deloitte Transaction Services e da Goetzpartners per la business due diligence. Fineurop Soditic ha svolto il ruolo di debt advisor, agendo con un team guidato da partner Umberto Zanuso (nella foto a sinistra) e formato da Francesco Panizza e Michela Agostini. Lo studio Spada Partners, con il partner Antonio Zecca (nella foto a destra) ha ricoperto il ruolo di advisor finanziario.
Daroma, si legge in un comunicato, vanta ricavi consolidati pari a circa 60 milioni di euro e “ambisce a nuove e future acquisizioni nel settore, impegnandosi a concentrare la torrefazione e il confezionamento del caffè nel sito di Castel Maggiore (Bologna) e la produzione di monoporzionato nel sito di Thiene (Vicenza)”.
Giulio Santin, amministratore delegato di Daroma, ha commentato che l’attività di M&A “è il processo più naturale e che determina minori scossoni nel processo di crescita. Si acquista e l’azienda acquisita diventa parte integrata in un processo naturale dove i cedenti seguono e monitorano ogni fase garantendo continuità di prodotto e servizio ai clienti”.
Alberto Camaggi, partner di Mandarin, ha sottolineato che uno dei pilastri della crescita di Daroma sarà l’internazionalizzazione. Il settore del caffè presenta molte delle caratteristiche apprezzate da Mandarin, come ha sottolineato Camaggi: “La domanda stabile, non influenzata dai cicli economici, le notevoli potenzialità di crescita per chi è in grado di proporre modelli di business dinamici e innovativi e la forte tradizione del made-in-italy, con il caffè espresso all’italiana, sempre più apprezzato anche a livello globale, ci hanno spinto a scegliere questo settore e in particolare Daroma, gruppo in cui abbiamo trovato i brand e la qualità coerenti con il nostro progetto”.