MAST CAPITAL PARTNERS CON EDR NEL TERZO FONDO PER LE PMI
Stando all'ultimo rapporto dell'Ocse, in Italia, le piccole e medie imprese rappresentano il 99% del totale, l'80% dell'occupazione e il 67% del valore aggiunto E proprio verso di loro sono rivolti la maggior parte degli sforzi che oggi politici, banche e fondi di investimento intendono portare avanti, per consentire maggiori possibilità di sviluppo.
Fra questi si inserisce, il fondo da 300 milioni di euro Which Capital 3, la cui raccolta è appena stata chiusa da Edmond de Rothschild Investment Partners in collaborazione, in Italiam con Mast Capital Partners, advisor indipendente gestito da Massimo Massari (nella foto) e Luca Ravano.
«Questo fondo è focalizzato sul segmento development/growth capital – spiega Massari, partner e fondatore di Mast Capital Partners – ed è rivolto alle Pmi che vogliono realizzare progetti di crescita e di trasformazione delle loro aziende. Which Capital 3 si rivolge a imprese profittevoli, che ci vengono segnalate dai nostri collaboratori, banche o commercialisti, ma anche dagli imprenditori stessi, con forti posizionamenti sui rispettivi mercati e un fatturato compreso tra i 30 e i 300 milioni di euro. Non si tratta solo di aumento di capitale, il fondo può essere utilizzato anche da imprese che hanno particolari esigenze di sviluppo, o vogliono ad esempio sistemare il loro azionariato». Il focus di investimento è quindi su imprese, soprattutto italiane e francesi, caratterizzate da una bassa leva finanziaria al fine di favorire la massima attenzione al tema della crescita.
«In Italia le operazioni sono fatte attraverso due fondi – continua Massari – che sono Winch Capital 3 e Winch Italia, un ulteriore veicolo di co-investimento avviato nel 2011 nel quale il Fondo Italiano di Investimento ha versato 25 milioni di euro, dimostrando come ritenga fondamentale il suo aiuto in questo progetto».
L'obiettivo ora è costruire un portafoglio di circa 15 aziende, delle quali «almeno 4-5 in Italia nei prossimi tre anni» e investire tra i 7 e i 25 milioni di euro su ogni operazione, pur mantenendo un elevato potenziale di reinvestimento.
I predecessori, Winch Capital (165 milioni di Euro, lanciato nel 2005) e Winch Capital 2 (250 milioni di euro, lanciato nel 2010), sono già completamente investiti e hanno in portafoglio la partecipazione in una ventina di piccole e medie imprese. Come ricorda Massari: «Nel nostro paese abbiamo operato nei progetti FILA – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, già oggetto di cessione, e UnitedCoatings Group, i quali dimostrano il successo di questo tipo di operazioni».
La raccolta di 300 milioni di euro in meno di un anno è risultata al di sopra di ogni aspettativa per gli ideatori del fondo. Il team di EdR ha infatti mantenuto 23 investitori istituzionali del fondo precedente, che hanno deciso di investire anche in Winch Capital 3, con un rapporto di reinvestimento del 140%. Ma ha anche attirato nuovi investitori istituzionali di alto livello, come il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e SOGECAP, e 10 investitori istituzionali, tra i quali il Gruppo Edmond de Rothschild, i quali hanno investito più di 15 milioni di euro ciascuno. Al loro fianco ci sono nomi come Bpifrance, BNP CARDIF Assurances e CNP Assurances e singoli investitori e di family office, che rappresentano quasi il 10% della raccolta.
Un aiuto importante per le imprese e non solo di tipo economico. «Con noi lavora anche un team di advisor in diversi settori, anche finanziario e legale, fra i quali lo studio NCTM, che può offrire consulenza agli imprenditori qualora lo richiedessero» conclude Massari.