MATTEO ARPE, MEDIOBANCA E LAZARD NELLA DIFFICILE VENDITA DI PETROVALVES
È una strada piena di intoppi quella della vendita di PetroValves, società di Castellanza (Varese) che produce valvole per il settore energetico. Sul piatto c'è una holding che fa capo alle figlie di Mario Candiani, fondatore di PetroValves, e il cui asset principale, non l'unico, è il 60% del capitale dell'azienda varesina.
Da un lato ci sono quindi le figlie di Candiani, assistite da Banca Profilo, nella persona di Matteo Arpe (nella foto), le quali hanno da tempo avviato il processo di dismissione.
Dall'altro c'è l'opposizione della famiglia Lualdi, azionista al 40%, che è seguita da Mediobanca e, sembrerebbe, anche da Lazard. L'azionista di minoranza, pur non essendo coinvolto nella vendita, avrebbe creato frizioni e ritardi soprattutto per la questione del diritto di prelazione. Al punto che, sul mercato, da tempo si rincorrono voci che scommettono sulla difficile realizzazione dell'operazione.
Ciononostante, sono attese a breve, secondo quanto riportato da Reuters, citando fonti vicine alla situazione, le offerte vincolanti dei nove soggetti attualmente impegnati nella due diligence dell'azienda, valutata, sembrerebbe, per una cifra «decisamente superiore a 1 miliardo di euro». L'iter del processo, riferisce la fonte, proseguirà con la selezione di uno o due soggetti, con l'obiettivo di chiudere l'operazione «tra la fine dell'anno e l'inizio del 2015».
Stando alla fonte, i soggetti in due diligence sono «tutti internazionali», industriali e «finanziari con vocazione industriale». Permira e il Fondo Strategico Italiano (Fsi) sembrano essere fra i contattati, assieme anche al family office di un ramo della famiglia tedesca Thyssen, ma sul tavolo degli adviser dei Candiani non è giunta alcuna offerta concreta.
Secondo due fonti vicine alla situazione, in corsa (ma non sembra che sia in due diligence) c'è il colosso del private equity Kkr, che ha realizzato l'ultimo investimento industriale in Italia proprio nel settore dell'energy (FL Selenia, ceduta nel 2007 a Petronas).
Tra gli industriali interessati figurerebbero anche i gruppi americani Pentair, Cameron ed Emerson e la britannica Imi. Per quanto riguarda i finanziari, oltre a Kkr, PetroValves dovrebbe essere nel mirino di First Reserve, investitore Usa specializzato nel settore energetico e noto in Italia soprattutto per l'investimento in Ansaldo Energia.
La permanenza dei Lualdi come socio di minoranza ostile, riporta Reuters, non rappresenterebbe un fatto ostativo per il potenziale acquirente perché, secondo una delle fonti, «la governance statutaria non prevede diritti per la minoranza». Un'altra fonte, però, nota che «non è facile gestire un'azienda con un socio al 40% che non è in sintonia con la maggioranza».