Mediaset chiama Peninsula per la holding olandese. Dal fondo oltre 980 milioni sul piatto

Tra i due litiganti, un terzo c’è quasi sempre. In questo caso, tra Mediaset e il suo azionista Vivendi, spunta Peninsula Capital, il fondo guidato in Italia dal partner Nicola Colavito (nella foto) e presente nel nostro Paese in aziende quali Italo, Kiko, Azimut, Guala e Garofalo Health Care.

Il fondo di investimento, come spiegato in un comunicato stampa dalla stessa Mediaset, è pronto a intervenire da cavaliere bianco qualora ci fossero molti soci – uno su tutti Vivendi, da tempo in disaccordo con Fininvest – che esercitassero il recesso dall’operazione di fusione delle attività di Mediaset in Italia e in Spagna in Media for Europe (Mfe), holding nata con sede in Olanda e primo step per la nascita del polo Tv paneuropeo voluto dal Biscione.

Nel dettaglio, Peninsula si è impegnato ad acquistare fino a massimo 355 milioni di azioni di Mfe derivanti dal recesso da parte di soci con una partecipazione non inferiore al 5% del capitale e dal recesso dei soci Mediaset España fino a un massimo di 17,8 milioni di azioni Mfe. Per l’acquisto il fondo è disposto a mettere sul piatto fino a 983 milioni di euro. 

L’accordo è “volto a limitare il potenziale esborso a carico delle società coinvolte nella fusione per effetto dell’acquisto di azioni oggetto di recesso non altrimenti collocate” si legge nel comunicato Mediaset, in modo da blindare Media For Europe mettendola al riparo dai recessi e da un’eventuale “retromarcia” di Vivendi, ed è condizionato, fra l’altro, al perfezionamento della fusione e a un numero totale di azioni Mfe risultanti dal concambio delle azioni Mediaset e Mediaset España oggetto di recesso non superiore a 470 milioni, cioè di fatto tutto il pacchetto potenziale oltre a quello in mano ai francesi.

In ogni caso, Vivendi al momento non sembra intenzionata a scegliere la strada del recesso, quanto piuttosto quella dei ricorsi legali. La società francese detiene direttamente il 9,9% del Biscione più un altro 20%, congelato su decisione dell’Agcom nella fiduciaria Simon, e l’1% di Mediaset España, un pacchetto che l’avrebbe resa determinante in caso di scelta di recesso. Questo anche perché Mediaset ha fissato in 180 milioni di euro la spesa massima per accogliere i recessi ma poiché nelle ultime sedute in Borsa il prezzo del Biscione è sceso sotto la soglia di 2,77 euro, il prezzo da riconoscere a chi cede le sue azioni, è diventato più “conveniente” rispetto agli attuali prezzi di Borsa recedere e consegnare i titoli.

Se Vivendi ragionasse in questi termini, la nuova governance sarebbe a rischio perché il prezzo da pagare al socio francese sarebbe ben sopra i 180 milioni stanziati da Cologno Monzese. Ma con l’intervento di Peninsula questo rischio viene sterilizzato.

Nell’operazione, gli advisor finanziari sono Bofa-Merril Lynch (Gianluca Iuliano) per Fininvest e Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Citi per Mediaset.

Noemi

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