Mediaset-Vivendi, lo scontro finisce tribunale, udienza il 10 gennaio

Si terrà il 10 gennaio dell’anno prossimo l’udienza del tribunale di Milano sulla causa che Vivendi ha intentato nei confronti di Mediaset.

Il gruppo editoriale italiano guidato da Pier Silvio Berlusconi (nella foto), si legge in un comunicato, ha ricevuto l’atto di citazione. Vivendi chiede di annullare la deliberazione approvata dall’assemblea straordinaria di Mediaset del 4 settembre scorso e di annullare e, comunque, dichiarare inefficaci le decisioni assunte dagli organi sociali di Mediaset come conseguenza del voto dei soci, inclusa la decisione di impedire a Simon Fiduciaria di esercitare i diritti amministrativi connessi alla partecipazione pari al 19,19% del capitale.

Inoltre, Vivendi vuole che il tribunale accerti e dichiari che Fininvest esercita attività di direzione e coordinamento su Mediaset, nonché che il gruppo francese può esercitare i diritti connessi alla partecipazione in misura pari al 9,61% del capitale, in particolare prendere parte alle assemblee. Vivendi, poi, chiede al tribunale di accertare se è possibile esercitare i diritti connessi all’intera partecipazione nel capitale di Mediaset (19,19%), fornendo a Simon Fiduciaria istruzioni di voto.

E ancora, ai giudici il gruppo francese chiede di accertare e dichiarare l’illiceità delle condotte di Mediaset e Fininvest, “impregiudicato il diritto di agire contro i rispettivi amministratori anche ex articolo 2395 codici civile”, nonché di “condannare genericamente Mediaset e Fininvest in base all’articolo 278 del codice di procedura civile a risarcire i danni subiti e subendi da Vivendi e per il pregiudizio causato alla redditività e al valore della partecipazione sociale in Mediaset anche tramite l’abusivo esercizio dell’attività di direzione e coordinamento”.

Noemi

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