Mediobanca con Isagro nel passaggio a Gowan Company

Gowan Company – società con sede in Arizona che opera nell’agroindustria, in particolare prodotti per la protezione delle colture, sementi e fertilizzanti –  punta a delistare Isagro, produttore di agrifarmaci e biostimolanti quotato a Piazza Affari. Gowan, infatti, ha siglato un accordo vincolante per acquisire il 99,9% di Piemme dall’imprenditore Giorgio Basile e i soci  di minoranza. Piemme è la titolare del 51% di Holdisa, mentre il restante 49% fa già capo a Gowan dal 2013. Holdisa è la sub holding a cui fa capo il 53,7% di  Isagro. Gowan acquisirà anche il 12,3% delle azioni sviluppo di Isagro in mano agli attuali soci di Piemme.

Gowan si è avvalsa dello studio BonelliErede come consulente legale e di Mediobanca come advisor finanziario, che ha agito con un team formato da Antonio Da Ros (nella foto), Andrea Giorgianni e Luca Bollini. I venditori sono stati assistiti  da LCA Studio Legale.

Al closing dell’acquisizione delle azioni di sviluppo di Isagro, Gowan acquisirà il controllo di Piemme e Holdisa e, di conseguenza, lancerà un’offerta pubblica d’acquisto (opa) su Isagro, al prezzo di 2,76 euro per azione. Le azioni oggetto di opa includeranno le azioni sviluppo di Isagro e le azioni ordinarie derivanti dalla conversione delle azioni sviluppo in circolazione. Il prezzo di opa corrisponde al valore per azione implicito di Isagro calcolato sulla base del corrispettivo che sarà corrisposto da Gowan ai venditori per l’acquisto delle quote di Piemme, pari a complessivi 18,9 milioni di euro. Il prezzo incorpora un premio del 118% rispetto alla chiusura del 5 marzo scorso, del 143% rispetto alla media del prezzo ufficiale di negoziazione nell’ultimo trimestre e del 203% rispetto alla media del relativo prezzo ufficiale di negoziazione dell’ultimo semestre. L’operazione valorizza l’equity di Isagro 106,9 milioni.

Il closing è previsto entro il primo semestre di quest’anno e quello dell’opa entro il terzo trimestre.

Isagro è nata nel 1993, lanciata da Basile insieme a un team di estrazione Montedison. Dal 2003 è quotata sul segmento Star ed era inizialmente focalizzata sulla ricerca e sviluppo di nuove molecole di origine chimica, mentre oggi guida un gruppo che offre prodotti per l’agricoltura a basso impatto ambientale, nel quadro di un progetto di crescita focalizzato sui prodotti di origine biologica e naturale, tenendo fede a un modello di business imperniato sull’integrated crop management.

Isagro ha chiuso il 2019 con ricavi per 105,4 milioni di euro, un ebitda negativo per 2,6 milioni e una perdita di 13,9 milioni.

Noemi

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